Disastro ambentale e traffico illecito di rifiuti: con queste accuse una persona è stata arrestata e posta ai domiciliari dai carabinieri ed altre quattro risultano indagate nell'ambito di un'inchiesta condotta dalla Dda di Reggio Calabria.
Secondo quanto è emerso dall'indagine, l'organizzazione avrebbe sversato illecitamente oltre cinquemila tonnellate di rifiuti speciali nel torrente Valanidi, uno dei corsi d'acqua che attraversano Reggio. Le cinque persone coinvolte nell'inchiesta, dall’età compresa tra i 35 e i 65 anni, sono pregiudicate in materia ambientale ed associazione di tipo mafioso, titolari e dipendenti di un’azienda specializzata in attività di demolizione e movimento terra.
Disastro ambientale e traffico illecito di rifiuti
Alle persone coinvolte nell'indagine, condotta dai carabinieri della Stazione di Rosario Valanidi, vengono contestati i reati di associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di rifiuti, disastro e inquinamento ambientale, attività di gestione di rifiuti non autorizzata e occupazione abusiva di suolo pubblico. L'arresto è stato fatto in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip di Reggio Calabria su richiesta del Procuratore della Repubblica, Giovanni Bombardieri, e del Procuratore aggiunto, Stefano Musolino.
Ultimo aggiornamento: Sabato 10 Febbraio 2024, 10:38
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