«Tornatene a casa»: insulti razzisti al giovane calciatore. Partita sospesa dall'arbitro, il papà chiama i carabinieri

L'episodio è avvenuto il 17 marzo ad Albuzzano (Pavia)

«Tornatene a casa»: insulti razzisti al giovane calciatore. Partita sospesa dall'arbitro, il papà chiama i carabinieri

di Redazione web

Offese razziste e gratuite in Lombardia. Il padre di un giovane calciatore nordafricano della formazione under 16 dell'Oltrepo, in provincia di Pavia, ha chiamato i carabinieri dopo che suo figlio, in campo per la partita contro l'Albuzzano, sarebbe stato offeso con frasi razziste. L'episodio, avvenuto ieri, 17 marzo, ad Albuzzano (Pavia), è raccontato oggi sul quotidiano La Provincia Pavese

Nervosismo sin dai primi minuti. La situazione è degenerata nel secondo tempo. Per i dirigenti della squadra locale si sarebbe trattato di semplici battibecchi. Diversa la versione di alcuni sostenitori della formazione ospite, secondo i quali i presunti insulti razzisti sarebbero stati rivolti contro due giovani, di origine nordafricana, che giocano nell'Oltrepo.

Qualcuno avrebbe anche urlato frasi del tipo «Tornatene a casa».

Partita sospesa

Una situazione che ha indotto il padre di uno dei due ragazzi a chiamare i carabinieri. L'arbitro ha sospeso la partita per alcuni minuti, ma poi è riuscito a condurla a termine (ha vinto l'Albuzzano 1-0). I militari, giunti sul posto, hanno identificato i protagonisti della vicenda. Al momento non sono stati presi provvedimenti. Del caso potrebbe occuparsi anche la giustizia sportiva: dipenderà da quanto ha scritto l'arbitro nel referto.


Ultimo aggiornamento: Lunedì 18 Marzo 2024, 10:21
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