Raffaele Vallefuoco, camorrista catturato in Marocco: era tra i 50 latitanti più pericolosi

Raffaele Vallefuoco, camorrista catturato in Marocco: era tra i 50 latitanti più pericolosi
Un blitz avvenuto con successo, quello che ha portato all'arresto, in Marocco, di Raffaele Vallefuoco, un boss di camorra latitante da diversi anni e inserito nella lista dei 50 più pericolosi ricercati italiani. A condurlo, nei pressi di Rabat, gli uomini dell'Interpol e del Dsgt, i servizi segreti marocchini.

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Raffaele Vallefuoco, 55 anni, sarebbe affiliato al clan Polverino e deve scontare 30 anni di carcere. L'uomo era già stato arrestato a marzo del 2012, in Spagna. Quella volta, ricercato da dieci anni, era stato sorpreso nella villa di Jerez de la Fronteira, in Andalusia, insieme al boss Giuseppe Polverino, detto «'o Barone» e considerato tra i più importanti trafficanti di droga in Italia.

Di lì a due mesi l'estradizione e il processo. Ma un vizio di forma rimise in libertà Vallefuoco, accusato dalla Dda di Napoli di associazione di tipo mafioso e associazione finalizzata al traffico e spaccio di stupefacenti aggravata dal metodo mafioso. Di Raffaele Vallefuoco si persero di nuovo le tracce. Fino ad oggi. Era finito poco oltre la Spagna, li dove un braccio di mare divide l'Europa dal Marocco. Vallefuoco è il secondo latitante arrestato in Marocco, nel giro di poco, dopo Antonio Prinno, sorpreso a l'Ourika, nei dintorni di Marrakech, lo scorso marzo.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 30 Maggio 2019, 22:14
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