Tutta un'isola comprata coi soldi della droga, ed ora ceduta allo Stato. Raffaele Imperiale, narco-broker della camorra, per gli amici Lello Ferrarelle, aveva accumulato una tale ricchezza da comprare un'isola artificiale in un arcipelago a Dubai, dove stava trascorrendo la sua latitanza.
Arrestato dopo la latitanza
Imperiale, 49 anni, arrestato nell'estate del 2021 negli Emirati Arabi, da cui fu estradato dopo sette mesi, lo scorso dicembre scelse la strada del pentimento, dopo essere stato l'uomo di punta del clan Amato-Pagano e mente finanziaria dei cosiddetti Scissionisti di Scampia, trattando da pari anche coi narcos sudamericani.
Van Gogh e isole
Da collaboratore di giustizia, Raffale, anche prima dell'isola ha consegnato due quadri di Van Gogh e spiegato agli inquirenti che coi soldi provenienti dal narcotraffico investiva anche in lingotti d'oro, con un giro di affari da venti milioni di euro al mese, riporta Il Corriere. Nel processo in corso a Napoli, oltre al narcotrafficante internazionale sono imputati anche i suoi più stretti collaboratori, come Bruno Carbone, socio in affari, Corrado Genovese, il contabile del gruppo, Daniele Ursini, responsabile della logistica, e una serie di collaboratori e dipendenti.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 27 Novembre 2023, 15:38
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