Antonella Capizzi partorisce nella notte e la mattina si laurea con 110 e lode: «La mia Gaia era con me quando mi hanno proclamata»

I medici hanno indotto il parto a causa di un batterio che la neo mamma aveva contratto

Antonella Capizzi partorisce nella notte e la mattina si laurea con 110 e lode: «La mia Gaia era con me quando mi hanno proclamata»

di Serena De Santis

Una storia dal doppio lieto fine, che è stata incoronata da un bel fiocco rosa per una mamma che, poche ore dopo dal parto, ha dovuto sostenere la tesi della sua seconda laurea. È accaduto a Torino, quando Antonella Capizzi, già madre di un maschietto di un anno, lo scorso 21 marzo si è recata all'ospedale Sant'Anna per delle visite programmate per la sua gravidanza. Ma, durante i controlli, si sono verificate delle complicazioni. 

«È stato tutto incredibile sin da quando sono stata ricoverata in pronto soccorso. Sono venuta qui per dei semplici controlli e alla fine mi hanno trattenuta, ogni giorno uscivano novità sul mio quadro clinico che erano peggiorative», ha riportato Torino Today. La futura mamma, infatti, aveva delle contrazioni, il collo dell'utero accorciato e le membrane rotte. È stata monitorata con costanza fino a lunedì 25 marzo, quando i medici si sono ritrovati costretti a indurre il parto, perché stava avendo delle complicazioni a causa di un batterio che aveva contratto.

Nel pomeriggio di lunedì Antonella è entrata in travaglio, fino a quando non ha dato alla luce la sua piccolina, di nome Gaia, alle tre di mattina di martedì 26 marzo. Giorno in cui, del resto, avrebbe dovuto discutere la tesi. «Fino all'ultimo - ha spiegato - non sapevo se sarei riuscita a partecipare alla discussione della tesi, perché ovviamente quando si induce il parto non si sanno le tempistiche. Ma alle 11 di mattina ho discusso la tesi con degli ottimi risultati, uscendo con 110 e lode».

La laurea in ospedale

Dopo il parto, Antonella ha avuto circa dieci ore per riposare, ripassare la discussione e prepararsi per sostenere la tesi che ha discusso in una location molto diversa rispetto alla sede dell'Università di Genova, dove è iscritta: una stanza dell'ospedale Sant'Anna di Torino. «Fino a ieri pomeriggio stavo ripassando e mi stavo preparando per questa discussione che già avevo organizzato via web, ma per un attimo ho temuto di dover posticipare alla prossima sessione la discussione, ovviamente per un evento molto più bello.

Però, c'erano un sacco di preoccupazioni. Ho avuto la massima disponibilità sia da parte del reparto del Sant'Anna che da parte dei miei docenti universitari, che mi hanno concesso la possibilità di discutere via web. Il mio relatore, che mi ha seguito nel migliore dei modi per tutto il percorso di tesi, si è dimostrato disponibile fino all'ultimo, dandomi la possibilità di aggiornarci addirittura durante il travaglio, una situazione decisamente paradossale. Quando è nata la bambina - ha concluso Antonella - l'ho tenuta con me, ci teneva tanto a essere presente e si è impegnata tanto per nascere ed era con me mentre discutevo e quando mi hanno proclamata».

Antonella è diventata dottoressa in Progettazione delle aree verdi e del paesaggio con il massimo dei voti e, quando Gaia crescerà, le racconterà sicuramente il bellissimo giorno in cui è nata. 


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 27 Marzo 2024, 20:44
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