Papa Francesco: «Se rinunciassi resterei vescovo emerito di Roma. Vorrei trovare una chiesa dove poter confessare»

Francesco nega di volersi dimettere presto, ma ripete che «la porta è aperta»

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Papa Francesco nega di volersi dimettere, ma continua a ripetere che «la porta è aperta» dopo la rinuncia di Benedetto XVI. E risponde «sicuramente no» quando gli si chiede se vivrebbe in Vaticano come Papa in pensione o se tornerebbe in Argentina, e replica invece «forse» al suggerimento che potrebbe stabilirsi in Laterano

L'intervista

Nell'intervista a TelevisaUnivision, Papa Francesco spiega che non vivrebbe in Vaticano né tornerebbe nella natia Argentina se e quando mai si ritirasse. Vorrebbe invece trovare una chiesa a Roma dove poter continuare a confessare. «Sono il vescovo di Roma, in questo caso il vescovo emerito di Roma», afferma.

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Il Papa: «Il mondo può precipitare nella Terza guerra mondiale»

Papa Francesco mette in guardia sul rischio che il mondo stia precipitando verso una terza guerra mondiale e afferma che «guerre selvagge di distruzione» come quella che affligge l'Ucraina sono vissute da anni. «Da anni viviamo la terza guerra mondiale a pezzi, a capitoli, con guerre ovunque», anche se la guerra in Ucraina «ci tocca più da vicino», dice Francesco in un'intervista di due ore in spagnolo alle giornaliste messicane Mara Antonieta Collins e Valentina Alazraki sul canale streaming ViX di «Noticias Univision 24/7».

L'85/enne Pontefice fa riferimento al dramma in Yemen e in Siria, alle vite troncate di 30.000 soldati, ragazzi morti nello sbarco sulle spiagge della Normandia, ai conflitti armati «che ci vengono imposti», che mostrano che «Abbiamo perso coscienza della guerra».

E «l'umanità continua a fabbricare armi», lamenta, aggiungendo con fermezza che la guerra «riduce in schiavitù», disumanizza, e che, secondo il Catechismo cattolico, «l'uso e il possesso di armi nucleari è immorale e non si può giocare con la morte a mano».

Riguardo all'invasione dell'Ucraina da parte della Russia, Francesco spiega che preferisce parlare delle vittime piuttosto che dei carnefici, «del Paese che viene attaccato» e delle «cose ;;selvagge che leggiamo e che sappiamo già chi le fa». Si mostra favorevole a «lasciare la porta aperta alla coscienza della persona» e sorride quando gli chiedono commenti sul fatto che lo si accusa di essere «filorusso»: «Rido. La capacità delle persone di esprimere la propria opinione non ha limiti» e «molte delle opinioni sono costruite sull'onda dell'ultimo Twitter», dichiara.

 

Ultimo aggiornamento: Martedì 12 Luglio 2022, 17:30
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