Papà che stanno a casa coi figli, richieste di congedo triplicate in 10 anni: dove viene più usato e da chi

Da 50mila nel 2011 a 173mila nel 2022. Resta uno squilibrio marcato tra Nord e Sud

Papà che stanno a casa coi figli, richieste di congedo triplicate in 10 anni: dove viene più usato e da chi

di Lorena Loiacono

Oggi ci pensa papà. Sono sempre più numerosi i padri che chiedono il congedo di paternità per prendersi cura dei figli nei primi mesi di vita. Non arrivano ancora ai livelli delle madri ma in dieci anni hanno fatto un grande salto in avanti. È quanto emerge da un’elaborazione di Save The Children, in occasione della Festa del Papà, sulla base degli ultimi dati Inps: dal 2013 al 2022 la percentuale di padri che usufruisce del congedo di paternità si è più che triplicata.

CAMBIANO I TEMPI. Quantificando il fenomeno in numeri si vede che nel 2013 erano 51745 i padri in congedo parentale, vale a dire solo il 19,26% quindi meno di un padre su 5. Nel 2022 invece si è arrivati a 172.797 padri in congedo, pari al 64,02% quindi a più di 3 su 5. Negli anni è cambiata anche l’organizzazione: nel 2012 prevedeva un solo giorno obbligatorio e due facoltativi, mentre oggi garantisce 10 giorni obbligatori e uno facoltativo ed è fruibile tra i due mesi precedenti e i 5 successivi al parto. Un’ottima risorsa per tante famiglie, anche in sostegno alla maternità.

SOS MAMME. «Il coinvolgimento dei padri nella cura dei figli sta cambiando - ha spiegato Giorgia D’Errico, direttrice Affari pubblici e Relazioni istituzionali di Save the Children - è necessario sostenere questo cambiamento, andando nella direzione di un congedo di paternità per tutti i lavoratori, non solo i dipendenti.

Una misura anche a sostegno delle neomamme, in un periodo della vita che troppo spesso si rileva difficile e caratterizzato da sentimenti di inadeguatezza e solitudine».

NORD VS SUD. Il congedo paterno sta crescendo in tutta Italia ma con percentuali maggiori al Nord: restano infatti al di sotto dl 30% di fruizione le province di Crotone, ferma al 24%, Trapani al 27%, Agrigento e Vibo Valentia al 29%. Di contro svettano oltre l’80% di neopapà in congedo le province di Bergamo e Lecco che si attestano all’81%, Treviso con l’82%, Vicenza l’83% e Pordenone addirittura l’85%.

L’IDENTIKIT. Scelgono di chiedere il congedo soprattutto i neopapà fra i 30 e i 39 anni e fra i 40 e i 49, e quelli che lavorano in aziende medio-grandi: fra le attività con oltre 100 dipendenti l'utilizzo è pari al 77%, fino ad arrivare al 45,2% nelle aziende con 15 dipendenti o meno.

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Ultimo aggiornamento: Martedì 19 Marzo 2024, 07:59
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