Operatrice sanitaria no vax sospesa dopo i post sui social, un tribunale la reintegra

La Asl Toscana Sud Est pronta a fare ricorso alla Corte d'Appello di Firenze

Operatrice sanitaria no vax sospesa dopo i post sui social, un tribunale la reintegra

Non solo non si era vaccinata contro il Covid, come prevede l'obbligo per la categoria, ma addirittura rivendicava le sue istanze no vax sui social. Per questo motivo, una operatrice socio-sanitaria era stata sospesa dall'Asl di appartenenza, ma un tribunale ha deciso il reintegro.

Leggi anche > Sala minacciato di morte dai no-vax: «Decapitiamolo». L'attacco su Telegram, la procura apre un'inchiesta

È accaduto in Toscana. La donna aveva sostenuto sui propri profili social posizioni contro l'uso dei vaccini, usando frasi molto forti in materia, tali da far intervenire i vertici della Asl Toscana Sud Est.

La stessa aveva usato espressioni, secondo la Asl, lesive della deontologia aziendale ritenendo quei concetti incompatibili con il lavoro che stava facendo. Per questo motivo, la donna era stata sospesa.

La sanitaria, difesa dall'avvocato Stella Scarnicci, aveva ottenuto il reintegro dal tribunale di Arezzo, perché secondo il giudice «non emerge alcun riferimento specifico a medici o all'azienda specifica datrice di lavoro». Ma in una nota diffusa oggi la Asl ribadisce di aver deciso di fare ricorso in virtù della violazione degli obblighi del dipendente sanciti dalle norme contrattuali e dal Codice di Comportamento Aziendale. Per questo motivo, la Asl ha deciso di impugnare la decisione del giudice di fronte alla sezione lavoro della Corte d'Appello di Firenze.


Ultimo aggiornamento: Giovedì 28 Ottobre 2021, 22:44
© RIPRODUZIONE RISERVATA