Operatore sanitario muore a 50 anni. Gli inquirenti: «Nessuna correlazione con il vaccino anti Covid»

Operatore sanitario muore a 50 anni. Gli inquirenti: «Nessuna correlazione con il vaccino anti Covid»

Nessuna correlazione tra la morte di un operatore sanitario di 50 anni e la somministrazione del vaccino anti Covid, avvenuta un mese fa. Secondo quanto appreso dall'agenzia Adnkronos da ambienti giudiziari sembra non esserci un legame tra il vaccino e la morte di S.C., operatore sanitario cinquantenne di Licata (Agrigento) che prestava servizio presso una casa di riposo di Palma di Montechiaro, nell'agrigentino.

La famiglia, dopo il decesso per emorragia cerebrale, avvenuto nei giorni scorsi, ha presentato la denuncia e la Procura di Agrigento, diretta da Luigi Patronaggio, ha aperto un fascicolo. Al di là della circostanza «che sia morto per verosimile emorragia cerebrale e che nel mese di febbraio fosse stato sottoposto al vaccino Pzifer in quanto operatore sanitario», «non vi sono allo stato elementi per affermare che la morte sia correlata a reazioni al vaccino», dicono gli inquirenti.

L'uomo era stato trasportato all'ospedale «San Giacomo d'Altopasso» di Licata e poi trasferito, in elisoccorso, al Policlinico di Palermo dove è morto per emorragia cerebrale.

I familiari hanno chiesto agli inquirenti di verificare le cause del decesso, formalizzando una denuncia. L'uomo peraltro «aveva assunto altri farmaci per altro tipo di problematiche sanitarie». Sono comunque «in corso doverosi accertamenti di carattere preliminare».


Ultimo aggiornamento: Lunedì 15 Marzo 2021, 21:54
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