Donna muore dopo l'intervento alla milza. "Era sana, a processo due chirurghi"
di Ciriaco M. Viggiano
La vicenda risale al 10 settembre 2015, quando Migliozzi viene ricoverata prima nell’ospedale di Vico Equense e poi in quello di Sorrento per un ematoma alla gamba sinistra. Dagli esami diagnostici sembra emergere una presunta lesione della milza. A quel punto la 77enne, che perde sangue dalla gamba già da un giorno e mezzo, viene operata. In sala operatoria arriva la sorpresa: i medici si accorgono che la milza è intatta. Migliozzi, affetta da pregressi problemi di salute, viene infine trasferita in Rianimazione dove il 13 settembre le sue condizioni si aggravano fino alla morte.
Dopo la denuncia presentata dal figlio dell’anziana, scatta l’inchiesta. I carabinieri di Sorrento, agli ordini del capitano Marco La Rovere, acquisiscono la cartella clinica e successivamente notificano un avviso di garanzia ai quattro medici coinvolti. L’ipotesi di reato? Omicidio colposo. All’esito dell’autopsia, l’esperto nominato dalla Procura parla di «evidente errore diagnostico» e chiarisce che «i medici dell’ospedale di Sorrento hanno una responsabilità negli eventi che portarono alla morte» della paziente, avendo agito «senza la dovuta prudenza, diligenza e perizia». Di qui il rinvio a giudizio, ma solo per tre dei quattro indagati: a carico del radiologo Vitale, infatti, Procura e gup non hanno riscontrato «elementi sufficienti per sostenere l’accusa in giudizio».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 27 Novembre 2017, 14:00
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