Olimpiadi Torino 2026, Appendino sfida la sua maggioranza: «Via libera o mi dimetto»

Olimpiadi Torino 2026, Appendino sfida la sua maggioranza: «Via libera o mi dimetto»
Quindici voti a favore e un astenuto sui 16 votanti presenti. Dopo quasi 7 ore di confronto teso è stato questo il risultato della votazione con cui si è concluso il vertice di maggioranza che ha visto i Cinque Stelle discutere con la sindaca Appendino sulla candidatura di Torino alle Olimpiadi invernali del 2026. Nonostante le critiche, nel merito e nel metodo, ritenuto poco partecipativo, la riunione si è dunque conclusa col via libera all'incontro di oggi, a Roma, tra la prima cittadina e il sottosegretario Giancarlo Giorgetti, cominciato intorno alle 15.

La decisione della maggioranza è stata quella di accettare l'incontro con l'intesa di rivedersi al più presto, probabilmente già domani, per un nuovo confronto anche alla luce della posizione del Governo. Il sì all'incontro non attenua la posizione critica della maggioranza, che non riguarda più solo l'ala dura dei pentastellati. A quanto si apprende, infatti, rimarrebbero forti critiche sul per dossier che, in alcuni casi, conterrebbe per i consiglieri proposte considerate irricevibili dal Movimento 5 Stelle perché ritenute in contrasto, è la posizione dei consiglieri 5 Stelle, con le posizioni portate avanti da oltre 10 anni.


Nervi tesi, insomma. La sindaca Appendino non avrebbe gradito la contrarietà, arrivando addirittura a minacciare le dimissioni. Alla fine le distanze restano, ma la prima cittadina sembra intenzionata a tirare dritto. La sindaca di Torino illustrerà a Giorgetti il modello Torino, improntato sui principi della sostenibilità ambientale e sui debiti zero. Esclusa l'ipotesi di candidatura congiunta con Milano, l'intenzione è quella di spingere il governo ad esprimersi. Azione che, almeno per ora, non ha però l'appoggio della maggioranza comunale.

«Io capisco che possano esserci idee differenti ma un M5s di governo non può non rilanciare la proposta di Torino che è migliore di altre come quella di Milano», ha detto il ministro delle infrastrutture Danilo Toninelli intervenendo a Radio Anch'io sulle contestazioni di una parte della maggioranza grillina al sindaco Appendino.
Per Toninelli la proposta di Torino «è sostenibile e non cementifica e farà risparmiare all'Italia riutilizzando strutture delle Olimpiadi precedenti». A chi gli chiede perché i cinque stelle dissero no a Roma, il ministro risponde «non si può paragonare, Roma era appena uscita da Mafia Capitale, Torino è già pronta».

Ultimo aggiornamento: Lunedì 1 Ottobre 2018, 15:51
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