Mediterranea, braccio di ferro col Viminale: «Non vogliono andare a Malta». La replica: «Nessun rifiuto, vogliamo garanzie»
Delle 65 persone salvate a bordo della Alan Kurdi, riferisce la Ong tedesca, 39 sono minorenni, il più giovane ha 12 anni. In 48 sono fuggiti dalla Somalia. Uno di loro ha raccontato di essere partito tre anni fa e di aver impiegato tre mesi per attraversare il deserto. Durante la traversata ha perso un amico, ucciso al confine con la Libia. «Racconti di torture, violenze sessuali, traffico di esseri umani e omicidi. Il fatto che abbiamo due profughi libici a bordo, significa che la vita in Libia sta diventando sempre più pericolosa per gli stessi libici. E chi si sorprende? Negli ultimi giorni, 44 rifugiati sono morti in un bombardamento di un campo profughi: la Libia non è un posto sicuro per nessuno», dichiara Gorden Isler, capo missione della Alan Kurdi.
Tant'è che l'autorità libica (la Ong è riuscita a mettersi in contatto con la guardia costiera libica solo 5 ore dopo il soccorso) si è mostra più interessata all'identità dei due libici, che ai particolari del salvataggio, riferisce ancora Sea Eye.
Ultimo aggiornamento: Sabato 6 Luglio 2019, 17:02
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