Era intervenuto per difendere una donna dagli insulti di due ragazzini ai quali non era andato giù un rimprovero, si è ritrovato massacrato a calci e pugni. Il 50enne vittima del violento pestaggio a Treviso da parte di un 15enne e un 17enne è ora stato invitato a cena dal papà del maggiore tra i due. Luca Gobbo, questo il nome dell'uomo che vive in Svizzera, ha accettato l'invito.
L'invito a cena
La telefonata è arrivata il giorno seguente all'aggressione in vicolo Rialto. Il padre del ragazzino si è informato sulle condizioni di salute della vittima. Luca Gobbo ha raccontato al Gazzettino: «Tra un mese, quando tornerò a Treviso, mi ha chiesto di andare a cena da loro per conoscere il figlio che mi ha colpito con calci e pugni. Per me sarebbe bellissimo poterlo vedere e capire cosa gli è scattato in testa». Dice, ancora: «Anch'io ho figli e l'ultima cosa che vorrei è quella di sapere che un ragazzo ha perso le redini della sua vita.
L'aggressione
Luca Gobbo è stato preso a pugni e calci anche quando era a terra. Era intervenuto per difendere una donna presa di mira da due minorenni, "colpevole" di aver rimproverato i ragazzi perché facevano impennate in bicicletta in una zona riservata ai passanti. Per tutta risposta, i due bulli hanno iniziato ad offenderla, filmando tutto con il telefonino. Sul posto, in vicolo Rialto, sono poi intervenuti i poliziotti, che hanno dovuto respingere a loro volta un tentativo di aggressione della coppia di giovani violenti. Gli agenti hanno arrestato alla fine il più grande, un 17enne, e denunciato il 15enne, per violenza e resistenza a pubblico ufficiale.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 8 Aprile 2024, 08:56
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