I droni, gli unici che per ora battono la zona della valanga, sotto la calotta di ghiaccio in bilico sul pendio, hanno individuato altri resti umani. I soccorritori li hanno recuperati, con rapidi blitz in elicottero, e portati al Palazzo del Ghiaccio di Canazei, dove la squadra dei carabinieri del Ris di Parma raccoglie i campioni di Dna per dare un nome alle vittime.
Con i corpi dei due dispersi recuperati ieri, ora il conto dei morti della Marmolada è salito a nove, ma solo quattro sono stati identificati: la trentina Liliana Bertoldi ed i veneti Flippo Bari, Tommaso Carollo e Paolo Dani. Sotto la massa di ghiaccio ci sono altre tre vittime: una coppia e un ragazzo, tutti veneti. Oggi salirà sul seracco crollato una squadra di 14 uomini altamente specializzata, con i cani da valanga della guardia di finanza. Un’operazione ad altissimo rischio, perché nuovi distacchi sono possibili se non probabili.
Sulla sciagura della Marmolada c’è un’inchiesta in corso della procura di Trento, con l’ipotesi di disastro colposo. Ma il procuratore capo di Trento Sandro Raimondi ha già messo un punto fermo: «La prevedibilità dell’evento è esclusa». «Noi sentiremo persone, vedremo filmati e coinvolgeremo il mondo scientifico per fare prove e capire, dal punto di vista idraulico, come mai c’era questa grossa massa d’acqua che fuoriusciva dal ghiacciaio».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 7 Luglio 2022, 06:00
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