Il governatore del Veneto Luca Zaia invia un telegramma di condoglianze, ma il "morto" è ancora vivo. Il messaggio era diretto a Antonio Mario Ria, personaggio molto noto nel trevigiano essendo ex comandante del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Castelfranco e attualmente presidente della sezione castellana dell'Associazione Nazionale Carabinieri.
Cosa è successo
«Si è trattato di un mero errore umano di una giovanissima collaboratrice, che ha invertito i messaggi di condoglianze e congratulazioni», ha fatto sapere il governatore. «Avevo infatti richiesto di inviare un telegramma di complimenti al Generale, del quale ho seguito le importanti vicende e al quale volevo far pervenire il mio omaggio- spiega il Governatore -. Devo dire che, involontariamente per questa svista, la mia attenzione per i risultati ottenuti dal Luogotenente e Cavaliere al merito ha avuto una eco ancora maggiore: devo fargli i complimenti, porgendogli nuovamente le scuse, per l'ironia e la simpatia della sua risposta. Alla prima occasione sarò davvero contento di stringergli la mano».
«Recidivo»
«Era già accaduto varie volte in epoca Covid: clamoroso il caso di Montebelluna, con una famiglia mandata nel panico e nella disperazione più totale che ha dovuto verificare il falso allarme con l'ospedale dove era ricoverato il proprio caro.
«Oltre a rimanere allibito per l'evidente faciloneria con la quale a Palazzo Balbi si svolgono queste operazioni di cordoglio istituzionale- osserva -, consiglio a Zaia di concentrarsi maggiormente. Sia per evitare questi spiacevoli e funesti scivoloni, ma soprattutto per dedicarsi ai cittadini vivi. Si presenti in Consiglio, dove lo abbiamo visto 6 volte su 94 sedute. E il suo tempo lo usi per rispondere a decine di interrogazioni ferme da anni e rimaste senza risposta molte su questioni relative ai disservizi nella sanità, alle liste di attesa, ai medici di medicina generale che mancano. Fino alle crisi occupazionali e alle emergenze ambientali, con i fronti aperti dell'inquinamento dell'aria e delle falde acquifere, per non citare diversi casi di abusi dei pesticidi. Insomma, faccia il suo lavoro. Oppure - conclude Zanoni - cambi vita e si dedichi da subito, ma con serietà, alle onoranze funebri».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 25 Agosto 2023, 14:06
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