Il latitante anarchico Luca Dolce, 37 anni, triestino, è stato arrestato dal nucleo operativo centrale di sicurezza della polizia di Stato nei pressi di Bordighera. L'uomo ora si trova nel carcere di Imperia. Dolce, ricercato dal 2021, è stato individuato al termine di una complessa indagine della Direzione centrale della polizia di prevenzione che aveva costituito un gruppo di lavoro con le Digos di Trento, Treviso, Trieste, Genova e Brescia. L'attività è stata coordinata dalla Procura distrettuale di Trento diretta da Sandro Raimondi. Dolce, che al momento della cattura aveva una carta di identità falsa, ha diversi precedenti ed è stato in carcere a Tolmezzo, Ferrara - dove è stato detenuto assieme ad Alfredo Cospito - e Modena.
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Luca Dolce, chi è
È ritenuto dagli investigatori un punto di riferimento tra gli anarchici del Triveneto e anche un elemento di collegamento con gruppi dell'antagonismo e del marxismo leninismo, anche per la sua produzione di documenti e testi pubblicati sui media d'area anarchica. Pur essendo friulano, dal 2009 «Stecco», questo il soprannome, ha trascorso molto tempo con il gruppo anarco insurrezionalista trentino, nella zona di Rovereto, dove si è occupato di propaganda e logistica. Secondo gli accertamenti svolti, Dolce avrebbe avuto anche un ruolo di coordinamento, a livello nazionale, nella promozione di attività anti carcerarie e ha intrattenuto corrispondenza con detenuti appartenenti alle Brigate Rosse.
La condanna
Nel 2021 il 37enne era stato condannato a 2 anni e 4 mesi dopo gli scontri con le forze dell'ordine in occasione di una manifestazione organizzata contro la Lega nel 2018. Sempre nel 2021 l'autorità giudiziaria di Trento aveva emesso un provvedimento che unificava le pene concorrenti stabilendo per Dolce 3 anni e 6 mesi.
Ultimo aggiornamento: Sabato 21 Ottobre 2023, 11:34
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