Sardegna, ben 4 comuni in semi-lockdown: il coronavirus continua a far paura sull'isola
di Nico Riva
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Il primo paese ad aumentare le misure restrittive è stato Orune, in provincia di Nuoro, dove vivono circa 2.300 persone. Il semi-lockdown è scattato il 22 settembre. "Il dato è preoccupante", ha dichiarato il sindaco Pietro Deiana, che ha deciso di mantenere le misure di contenimento fino al 5 ottobre. Il numero di contagiati nel paesino del nuorese è salito fino a 100 unità.
Contemporaneamente, hanno adottato misure analoghe Aidomaggiore (Oristano), in lockdown da sabato 26 settembre al 2 ottobre. Fra i casi positivi c'è anche il sindaco Mariano Salaris, insieme ad almeno altre dieci persone, in un paese che conta meno di 500 abitanti. Tutto chiuso tranne alimentari, edicole, tabacchini e farmacie. L'uscita da Aidomaggiore è consentita solo per estrema necessità e dietro autocertificazione.
Impennata di positivi al Covid anche a Gavoi, nel Nuorese, che ha portato il Comune a chiudere bar, ristoranti, scuole e palestre. La fine del nuovo lockdown è prevista per il 4 ottobre. Attivo anche l'obbligo della mascherina per tutto il giorno anche all'aperto. I positivi sono una trentina su 2.500 abitanti.
Infine, è stata la volta di Seui, nel Sud Sardegna. 26 contagi su 1.250 abitanti. Scuole e attività non essenziali terranno le serrande abbassate fino al 4 ottobre, poi si deciderà come procedere. Anche perché dipenderà dall'esito dei tamponi. Il sindaco Marcello Cannas, riporta l'Unione Sarda, ha dichiarato che a metà settimana probabilmente l'Ats li effettuerà a tutti i cittadini seuesi.
Ultimo aggiornamento: Martedì 29 Settembre 2020, 12:16
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