Tutto questo avviene in un momento in cui si registra un boom di richieste dalla Cina di legno, sottolineano Fedeforeste e Coldiretti, mercato strategico che può essere rafforzato grazie all'accordo siglato dall'Italia per la nuova Via della Seta. «Non bisogna però svendere a prezzi troppo bassi il nostro legno di alta qualità come avviene con il cibo», fa sapere il presidente, secondo il quale occorre arrivare ad un'etichetta d'origine anche per il legno, «perché dietro a ogni asse utilizzata vive un mondo fatto di territori e persone con un'intera filiera composta da agricoltori boscaioli, segherie, trasportatori, industrie e artigiani».
Il legno della Val Di Fiemme, sottolineano Fedeforeste e Coldiretti, è solo una parte del patrimonio boschivo che copre ormai più di 1/3 della superficie italiana con 12 miliardi di alberi troppo spesso abbandonati a sè stessi.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 29 Maggio 2019, 16:22
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