Lecce, ultrà morto a 32 anni: Federico era uno dei fondatori del Salento Group

Presenza fissa della Curva Nord con il gruppo che lui stesso aveva contribuito a creare alcuni anni fa, il Salento Group

Ultrà del Lecce morto a 32 anni: Federico era uno dei capi della tifoseria

di Redazione web

Giovane ultrà del Lecce muore a 32 anni per le complicazioni causate da una pancreatite. Il mondo dei tifosi salentini è in lutto per la scomparsa di Federico Lecci, di Presicce-Acquarica, presenza fissa della Curva Nord con il gruppo che lui stesso aveva contribuito a creare alcuni anni fa, il Salento Group. Il Comune di Presicce-Acquarica ha proclamato il lutto cittadino dalle 16.30 alle 18.30 di oggi - 3 ottobre - in concomitanza con i funerali che si terranno nella chiesa di Sant'Andrea di Presicce.

Il giovane non ce l'ha fatta

Il cuore del giovane tifoso ha smesso di battere nel primo pomeriggio di oggi. Federico era ricoverato da alcuni giorni al “Cardinale Panico” di Tricase, dove era giunto con forti dolori causati da una pancreatite. Vomiti e dolori intestinali che avevano spinto i medici ad operarlo per una colecisti. Nel corso dell'intervento, poi, sarebbe emersa una pancreatite, che ha richiesto un secondo intervento. E proprio durante quest'ultima operazione sarebbero giunti due arresti cardiaci, che hanno irrimediabilmente minato le già difficili condizioni di salute del giovane.

Nei giorni in cui Federico ha lottato tra la vita e la morte, a Presicce-Acquarica sono state centinaia le manifestazioni di affetto e di vicinanza: gli amici hanno esposto in paese numerosi striscioni e anche il Comune ha dato la disponibilità per l'affissione di frasi di incoraggiamento sulla balconata dei giardini pensili, nella piazza principale del paese.

 

Chi era Federico Lecci

L'ultrà lavorava presso il supermercato Eurospin di Gagliano del Capo. E con gli amici, come si diceva, aveva contribuito a fondare il Salento Group, uno dei tanti gruppi che seguono il Lecce in ogni trasferta. Sabato, quegli stessi amici gli avevano dedicato uno striscione sulle gradinate dello stadio durante la partita contro il Napoli. Uno striscione di incoraggiamento era apparso anche sulla Curva Sud. La speranza di tutti era che il 32enne si riprendesse e potesse tornare a tifare la squadra del cuore con gli amici. Così, però, non è stato. Il quadro clinico di Federico è apparso sin da subito molto grave e, purtroppo, è andato peggiorando con il passare dei giorni. Fino al triste epilogo di ieri pomeriggio. Federico era fidanzato e viveva con la madre Anna, alla quale, nei prossimi mesi, avrebbe voluto fare una sorpresa: coronare il suo sogno di conoscere Napoli.

Sui social, i tantissimi messaggi di incoraggiamento dei giorni scorsi hanno lasciato il posto a parole cariche di commozione. «Una settimana fa tutti insieme a festeggiare - commenta un'amica - a passare una serata diversa dalle solite giornate lavorative...

E ora? Ti ricorderemo sempre così. Sempre allegro e pronto a farci sorridere con le tue battute scherzose». Un altro amico, ripercorrendo in un commovente post la storia di Federico, chiude: «Hai lottato davvero tanto in questa settimana, proprio da vero ultrà che sostiene la sua squadra. Sei rimasto aggrappato alla vita con una forza sovrannaturale. Mi raccomando Fede, queste lacrime che stiamo versando e che verseremo trasformale in lacrime di gioia lassù».

I funerali

I funerali di Federico si svolgeranno alle 16.30 nella chiesa di Sant'Andrea di Presicce. La salma è attesa per questa sera nell'abitazione di famiglia, in via Indipendenza. E saranno certamente in tanti gli amici che si stringeranno attorno alla famiglia per l'ultimo saluto allo sfortunato giovane.


Ultimo aggiornamento: Martedì 3 Ottobre 2023, 16:06
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