Scende le scale di casa mentre sta telefonando a una collega con uno smartphone di servizio durante l’orario di smartworking. Parlando però mette un piede in fallo e cade scivolando per mezza rampa e si provoca un paio di fratture. Dopo un lungo braccio di ferro con l'Inail, con l'assisentanza della Cgil di Treviso, l'incidente è stato riconosciuto come infortunio sul lavoro. La protagonista, una 50enne di Treviso impiegata amministrativa di un'azienda metalmeccanica, è riuscita a farsi riconoscere, oltre ai giorni di malattia, un risarcimento pari a 20mila euro per il danno biologico, e visite e terapie gratis per i prossimi dieci anni.
Il dettaglio determinante nella battaglia contro l'Inail, come si legge sul Gazzettino, è stato uno: l'impiegata stava parlando al telefono con una collega durante l'orario di lavoro usando il telefono aziendale. «È la prima volta che viene riconosciuto un infortunio sul posto di lavoro in modalità smartworking - ammettono dalla Cgil trevigiana - il ricorso che abbiamo presentato sta facendo scuola.
Ultimo aggiornamento: Domenica 18 Aprile 2021, 12:19
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