Pioggia di bombe sulle città ucraine Bersagliata Kiev, si torna nei rifugi

Pioggia di bombe sulle città ucraine Bersagliata Kiev, si torna nei rifugi

di Giammarco Oberto

La rappresaglia di Putin per l’attentato al “suo” ponte in Crimea piove dal cielo. E scatena l’inferno su tutte le principali città ucraine. La capitale Kiev, che non veniva colpita dal 26 giugno. E poi Leopoli, Ivano-Frakivsk, Dnipro, Odessa. Una raffica di 83 missili e 17 droni kamikaze made in Iran ha portato il terrore e la morte su due terzi del territorio ucraino. Infrastrutture strategiche distrutte, blackout di massa, incendi ed esplosioni, perfino in un parco giochi nel cuore della capitale, a uno schioppo da piazza Maidan. I morti sono almeno 11, 89 i feriti. È la via scelta dal Cremlino per far arrivare il messaggio: dopo l’attacco al ponte «gli ucraini sono terroristi» e «come tali saranno trattati». Una nuova fase della guerra, in cui nessun luogo è sicuro.

Per Kiev, colpita dalle 8 del mattino, nell’ora di punta, è stato uno choc. La Capitale è stata colpita nei luoghi della sua quotidianità: un parco giochi, il ponte pedonale di Klitschko, simbolo della città, il centrale distretto di Shevchenkovsky. Tutte zone residenziali. I droni kamikaze hanno colpito anche vicino al palazzo presidenziale e nella via degli uffici degli 007, oltre che l’ufficio visti dell’ambasciata tedesca, fortunatamente vuoto.

E di nuovo le sirene e la corsa nelle stazioni della metro, dove centinaia e centinaia di persone si sono assiepate, come nelle prime settimane dell’invasione russa. I raid russi hanno colpito infrastrutture critiche in 12 diverse regioni e parzialmente interrotto la fornitura di elettricità in 15 oblasti, tra cui Leopoli, Kiev e Zaporizhzhia. Pesante è stato il contraccolpo alle reti energetiche dell’Ucraina, che ha annunciato che dovrà interrompere le forniture di energia elettrica alla Ue.

Per Mosca è solo l’inizio. Putin ha sfidato «i terroristi» di Kiev. E i bombardamenti sono solo «un primo episodio» di rappresaglia, ha detto il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev, chiedendo il «totale smantellamento» del potere politico ucraino. Il leader ceceno Ramzan Kadyrov su Telegram si è rivolto direttamente a Zelensky: «Sto venendo a prenderti, scappa in Occidente».


Ultimo aggiornamento: Martedì 11 Ottobre 2022, 06:00
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