Associazione Guardie Riunite d'Italia, manifestazione di protesta davanti a Montecitorio

Associazione Guardie Riunite d'Italia, manifestazione di protesta davanti a Montecitorio

Mercoledì 29 settembre, l’Associazione Guardie Riunite d’Italia insieme al sindacato Aggregazione Sindacale Guardie Riunite d’Italia, hanno indetto per le ore 9:30 a Piazza di Montecitorio in Roma, una manifestazione di protesta di tutte le guardie giurate d’Italia, al fine di vedere riconosciuti i loro diritti di lavoratori professionisti del settore vigilanza sussidiaria e complementare, nonché di uomini e cittadini.

In un comunicato i manifestanti spiegano: "Questa manifestazione, fa seguito a quella tenutasi in data 17 giugno 2021, durante la quale è stato portata all’attenzione e all’esame della commissione affari costituzionali, la documentazione relativa al progetto di legge 42/09, inerente la riforma di tutto il comparto. Le due figure succitate, Agri per la componente associativa e Asgri per la parte inerente la rappresentanza sindacale, sono le uniche due sigle che nel corso degli ultimi dieci anni, si sono fatte portavoce dei problemi rappresentanti dalle oltre attuali 38000 guardie giurate operanti in Italia. Questo, contrariamente all’assordante silenzio di quelle che vengono comunemente definite parti sociali, ovvero i sindacati di maggioranza costituenti la soprannominata triplice. La nostra attività, anziché limitarsi al mero esame e alla contrattazione in sede di rinnovo del CCNL di categoria, si è svolta sinora, presentando presso gli organi competenti di vigilanza e regolamentazione presso il Ministero degli Interni, disamine tecniche nelle quali sono esposti i problemi reali e concreti attualmente in essere.

Problemi frutto di una cieca gestione della rappresentavità sul piano sindacale, fatta non tenendo conto di fattori importanti, essenziali e soprattutto qualificanti della figura professionale delle gpg, quali la selezione in ingresso, la formazione, la qualificazione giuridica adeguata al ruolo rivestito.

E che ha avuto la sua massima espressione nel 2003, opponendosi con successo alla proposta di trasformazione delle gpg in pubblici ufficiali ed ausiliari di ps. Teniamo presente, a tal proposito, che gli operatori in servizio, rappresentano il primo presidio di deterrenza/prevenzione, sul fronte dei reati predatori, nonché di presidio di strutture di pubblica utilità e/o siti sensibili, quali aeroporti, porti, nosocomi, per citarne alcuni".

Poi proseguono: "Il sollecitare il suddetto riesame del progetto di legge 42/09, presso la commissione affari costituzionali, ha lo specifico intento di riformare integralmente il nostro settore lavorativo e professionale, gettando le basi per creare un prodotto da porre sul mercato, con un valore aggiunto e qualificato. Elementi questi, che lasciano facilmente intuire, quali e quanti effetti positivi ciò determinerà sul piano economico per le imprese. Parliamo quindi di una evoluzione positiva, sotto tutti i punti di vista sia per la parte datoriale che la componente dei lavoratori, uscendo dalla stagnazione del mercato di riferimento che va avanti da molti anni. Auspichiamo una forte e numerosa presenza da parte delle guardie giurate, indipendentemente da quella che possa essere la loro appartenenza sindacale o ideologia politica di sorta. Il nostro intento, era, è e sarà sempre quello di operare ed agire a favore di tutti i colleghi, al fine di vedere riconosciuti i loro diritti, dalla salvaguardia occupazionale, alla adeguata formazione professionale per arrivare ad un consono adeguamento dei parametri salariali, a quello che è l’attuale costo della vita".


Ultimo aggiornamento: Lunedì 27 Settembre 2021, 18:24
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