Green pass, controlli e sanzioni dei carabinieri del Nas in tutta Italia. Ad oggi sono 37, di cui 19 contestate ai gestori di diversi locali (ristoranti, bar, alimentari, palestre, sale scommesse e sale giochi) che non hanno accertato il possesso della certificazione verde ai loro avventori e 17 contestate ai clienti.
Leggi anche > Green pass, i farmacisti: «Nessun obbligo di stamparlo gratis»
Gran parte delle sanzioni rilevate sono riconducibili a strutture di somministrazione di alimenti e bevande, quali ristoranti, pizzerie e bar. La restante parte è stata invece individuata in palestre (24%) e presso sale gioco e scommesse (11%): in ispezioni distinte condotte in tre palestre di Viareggio (LU), Camaiore (LU) e Cervignano del Friuli (UD), i NAS di Livorno e Udine hanno sanzionato i 3 titolari delle attività e 6 frequentatori risultati sprovvisti di certificazione verde, individuati mentre svolgevano attività fisica all’interno delle struttura. Tra le situazioni particolari, il NAS di Cremona ha contestato 4 sanzioni a seguito di mancate verifiche sugli accessi in assenza di green pass presso una paninoteca di una nota catena internazionale di fast-food di Castelpusterlengo (MN) e presso un esercizio di ristorazione di una nota azienda italiana di ristoranti tex-mex, ubicato nel capoluogo.
Complessivamente sono state irrogate sanzioni amministrative per 14.800 euro. Oltre alla verifica della certificazione verde COVID, i controlli dei NAS hanno riguardato, nello stesso frangente, anche la corretta applicazione delle restanti misure di contenimento alla diffusione pandemica, contestando 102 violazioni nei confronti di bar, ristoranti, centri ricreativi e turistici per mancato uso delle mascherine, assenza di informazioni agli utenti, mancanza della distanza interpersonale e svolgimento di attività non consentite.
Trapani, non solo niente green pass: anche lavoratori in nero
I Carabinieri della Stazione di Erice e del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Trapani, nell’ambito delle attività volte alla verifica del rispetto delle misure per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da Covid-19, hanno ispezionato alcune attività di ristorazione nel borgo turistico di Erice Vetta, rilevando diverse irregolarità. In particolare, i Carabinieri hanno sottoposto a controllo diversi ristoranti della zona per verificare anche il possesso del green pass da parte degli avventori. Molti cittadini erano in regola e rispettosi della normativa, tuttavia i Carabinieri hanno anche accertato la presenza di clienti privi del previsto certificato verde. Sono scattate così le sanzioni a carico degli stessi e dei titolari dei ristoranti per omesso controllo.
Durante l’attività sono state rilevate anche violazioni in materia di lavoro: in 3 ristoranti della zona erano intenti a servire ai tavoli 5 lavoratori in nero, 4 italiani e uno straniero. Successivi accertamenti hanno consentito di appurare che uno di questi era sicuramente concorde con il datore di lavoro per la sua posizione lavorativa irregolare: percepiva già da tempo il reddito di cittadinanza. L’assenza della preventiva comunicazione di instaurazione del rapporto di lavoro alla competente INPS per i lavoratori in nero ha determinato l’adozione del provvedimento di sospensione delle 3 attività imprenditoriali, che sarà in vigore fino a quando queste non regolarizzeranno le posizioni d’impiego dei rispettivi dipendenti e pagheranno le sanzioni comminate. Complessivamente, nel corso dell’attività, sono state irrogate multe per circa 28 mila euro.
Ultimo aggiornamento: Sabato 21 Agosto 2021, 14:51
© RIPRODUZIONE RISERVATA