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Ora, cinque anni dopo, De Tommaso ha sul groppone una condanna per traffico di droga e ha iniziato a collaborare con la Dda: a verbale, Genny 'a carogna ha fatto mettere anche storie di presunte pressioni della camorra verso il club partenopeo, e ha raccontato di una lite in discoteca con Ezequiel Lavezzi, all'epoca attaccante azzurro, perché «da vero tifoso non vedevo di buon occhio il fatto che i calciatori frequentassero un posto come quello, dove giravano droghe». Al pm della Dda Francesco De Falco Genny ha detto le sue verità, depositate agli atti del processo di appello a Napoli dopo la condanna in primo grado dell'ex capo ultrà per traffico di droga a 18 anni di carcere.
Diversi organi di informazione hanno pubblicato vari stralci del verbale.
De Tommaso ha riferito anche di incontri con dirigenti della società e con lo stesso presidente de Laurentiis, tutte circostanze al momento prive di qualsiasi riscontro investigativo. Così come il 'rimprovero' rivolto a Lavezzi, in seguito al quale De Tommaso sostiene di essersi recato nel centro sportivo del Napoli, a Castel Volturno, per chiarirsi con il calciatore: «Gli dissi: guarda che se l'ho fatto l'ho fatto per te. Quella discoteca è una discoteca che non ti appartiene. Gli feci capire la situazione e diventammo amici».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 11 Ottobre 2019, 16:08
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