La bomba è stata fatta esplodere dinanzi all'ingresso del centro «Il Sorriso di Stefano» in via Vincenzo Acquaviva, in una zona semicentrale della città. L'esplosione ha provocato danni esterni alla struttura, divelto l'insegna luminosa e danneggiato alcune auto in sosta. Sul posto è intervenuta la polizia.
Il 3 gennaio scorso una bomba molto potente era stata fatta esplodere sotto l'auto di Cristian Vigilante, testimone in un'inchiesta della Dda contro la mafia foggiana, e responsabile delle risorse umane della Rsa 'Il Sorrisò. L'esplosione aveva sventrato la Discovery Land Rover del manager sanitario e danneggiato anche auto parcheggiate nella zona. «È chiaro che questo è un seguito alla bomba della scorsa volta», ha detto Vigilante non appena arrivato sul posto col fratello Luca, anche lui dirigente nello stesso gruppo sanitario.
«L'esplosione è stata fortissima. Erano le cinque e quarantacinque del mattino. Hanno tremato tutti i vetri, ho pensato subito a una bomba».
A raccontarlo all'Adnkronos Tommaso, un residente, dopo l'esplosione questa mattina all'alba di un ordigno in via Vincenzo Acquaviva.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 16 Gennaio 2020, 08:46
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