​Caso Ferragni, l'associazione degli influencer: «Sì alla regolamentazione dell'Agcom, ma noi non siamo editori»

L'Aicdc esprime dopo la stretta di mercoledì 10 gennaio dell'Autorità

Caso Ferragni, l'associazione degli influencer: «Sì alla regolamentazione dell'Agcom, ma noi non siamo editori»

di Redazione web

Gli influencer rispettano la decisione dell'Agcom ma con una precisazione sostanziale non da poco: «Non siamo editori». Come content creator, «sappiamo che la trasparenza è fondamentale per mantenere ottimi rapporti con la propria community. Ed è per questo che siamo fortemente a favore di una regolamentazione del settore». Così in una nota Mauri Valente, vicepresidente di Aicdc, l'associazione italiana content & digital creators, nata il 6 dicembre e con già 250 affiliati.

La voce degli influencer

«Come associazione italiana content & digital creators siamo pronti a partecipare al tavolo tecnico proposto dall'autorità garante», assicura Valente, spiegando che«è fondamentale però affrontare tutte le questioni parallelamente», perché «influencer e content creator non possono essere considerati a prescindere editori: non possiedono né hanno facoltà decisionale sui social all'interno dei quali operano.

Per questo chiediamo di coinvolgere tutte le piattaforme e di valutare le metriche che delimitano il perimetro dei professionisti inclusi».

«Le metriche non convincono»

Valente spiega che «ogni social network ha regole differenti, e 1 milione di follower e il 2% di engagement rate non sono necessariamente metriche indicative: content creator con molti meno seguaci ma con un rapporto più solido con la community potrebbero influenzare il consumatore in maniera più circoscritta ma più significativa. Allo stesso tempo, un piccolo content creator potrebbe realizzare un contenuto che diventa virale. È necessario dunque definire una regolamentazione complessiva che tenga presente istanze e necessità di tutto il comparto, coinvolgendo tutti gli attori per riflettere insieme su come poter rendere l'Adv riconoscibile utilizzando tutti gli strumenti più moderni che la tecnologia ci mette a disposizione».


Ultimo aggiornamento: Giovedì 11 Gennaio 2024, 21:24
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