Popolari primi in Spagna ma la maggioranza non c’è

Il crollo dell’ultradestra di Vox, la tenuta di Sanchez: il voto apre molti scenari

Popolari primi in Spagna ma la maggioranza non c’è

di Alessandra Severini

Il Partito popolare è la formazione più votata ma non riesce ad avere la maggioranza assoluta. Le elezioni spagnole di piena estate consegnano un risultato elettorale così frammentato da non escludere un ritorno alle urne a breve termine. I risultati hanno sbaragliato le previsioni.

Il PP di Alberto Nunez Fejioo ha ottenuto sì il maggior numero di seggi (152) ma non ha raggiunto una vittoria così netta come sperava. A sorpresa invece c’è l’insuccesso di Vox, la formazione di estrema destra guidata da Santiago Abascal che passa da 52 seggi a 33 deputati. E sorprende anche il risultato del Partito socialista del premier uscente Sanchez che si era dimesso dopo la dura sconfitta dei socialisti alle elezioni regionali aprendo la strada al voto anticipato. Esclusa per ora la strada delle larghe intese, sia Sanchez che Feijoo cercano alleati per formare un governo. Difficile per il leader socialista la strada di un accordo con l’ala dura dei catalani di Puigdemont per cui proprio ieri la procura ha chiesto un mandato di cattura internazionale.

Il Psoe, che tutti davano per sconfitto, può far pesare però il buon risultato che lo ha portato quasi a pareggiare i voti dei Popolari (solo 300mila i voti in meno). Per chiudere l’accordo però i catalani hanno alzato il prezzo del negoziato: chiedono l’amnistia e l’autodeterminazione.

Per il Partito socialista però tali condizioni restano “irricevibili”. Sanchez, forte della rimonta, è apparso comunque ottimista: «Questa democrazia troverà la formula della governabilità. La Spagna ha detto no all’involuzione e all’arretramento».

Feijoo ha promesso che farà di tutto per garantire un “governo stabile” al Paese ed ha avviato una serie di contatti con altre forze politiche fra cui gli ultraconservatori di Vox. Ma pur potendo contare sull’appoggio di alcune forze regionali non sembra avere numeri sufficienti per riuscire nel suo intento. «Continueremo a dialogare per tutta la settimana» ha annunciato.

Da parte di Vox però ci sono molti malumori verso i Popolari, accusati di aver giocato sporco: «Il voto utile chiesto dal PP è stato in realtà utile solo a Sanchez - ha tuonato ieri il numero due del partito Ignacio Garriga - I Popolari ci hanno demonizzato». In ogni caso anche un’alleanza fra PP e Vox non avrebbe da sola i numeri per governare. Le trattative rischiano di andare avanti a lungo, forse per tutta l’estate. Sullo sfondo rimane lo spettro di un nuovo voto entro l’anno.

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Ultimo aggiornamento: Martedì 25 Luglio 2023, 06:00
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