Denise Galatà, 10 indagati per la morte della studentessa 18enne: anche il sindaco e sette guide turistiche

Il procuratore: verranno svolti accertamenti per stabilire bene la dinamica dell'incidente e le cause del decesso

Denise Galatà, 10 indagati per la morte della studentessa 18enne: anche il sindaco e sette guide turistiche

di Redazione web

È una tragedia che ha sconvolto la Calabria e tutta Italia quella di Denise Galatà, la studentessa 18enne morta durante una gita scolastica, finita nel fiume Lao dopo essere stata sbalzata in acqua dal gommone sul quale stava facendo rafting. In una nota stampa, il procuratore della Repubblica di Castrovillari Alessandro D'Alessio fa sapere che verranno svolti accertamenti per stabilire bene la dinamica dell'incidente e le cause del decesso.

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«Le indagini in corso riguardano sia l'accertamento preciso delle cause della morte della diciannovenne, sia l'esatta ricostruzione della dinamica dell'incidente e della programmazione ed esecuzione dell'attività nel corso della quale si è verificato il decesso», si legge nella nota del procuratore.

«Con immediatezza - prosegue D'Alessio - si procederà a tutti gli accertamenti, anche tecnici, necessari per acquisire gli elementi informativi sui temi sopra indicati. In via assolutamente primaria saranno svolti gli accertamenti medico-legali per consentire la più rapida restituzione possibile della salma ai suoi familiari. Tali indagini sono già in corso dal momento della comunicazione della scomparsa della giovane e vedono impegnati i carabinieri di Castrovillari e sono seguite, in ogni loro sviluppo ed al fine di garantirne la dovuta celerità, direttamente dal procuratore della Repubblica». 

Dieci indagati per la morte di Denise

E intanto arrivano i primi indagati per la morte della studentessa: la Procura di Castrovillari ha iscritto nel registro dieci persone, tra cui il sindaco di Laino Borgo, Mariangelina Russo, i responsabili della «Pollino rafting» e sette guide della stessa società. Contestualmente i magistrati hanno disposto anche il sequestro della società che si è occupata dell'escursione fatale per la giovane. Si tratta del primo passo ufficiale dell'inchiesta avviata dalla procura subito dopo la scomparsa della giovane, di cui si erano perse le tracce già martedì in seguito proprio alla caduta nelle acque del fiume.

Stando a quanto raccontato da professori e compagni, il gruppo del liceo statale «Rechichi» di Polistena era in gita da alcuni giorni in provincia di Cosenza. Tra le attività previste dal viaggio d'istruzione c'era anche il rafting sul fiume Lao, nel comune di Laino Borgo. Proprio durante l'escursione, stando ai racconti delle compagne della 19enne, il gommone sul quale viaggiava Denise Galatà avrebbe urtato quello che lo precedeva facendo sbalzare la ragazza in acqua. Una volta finita sott'acqua, in un punto in cui il torrente é profondo alcuni metri, la giovane non avrebbe avuto la forza di risalire in superficie e sarebbe morta annegata.

«All'inizio - ha raccontato una delle ragazze che si trovavano insieme a Denise sul gommone - le acque erano calme, ma subito dopo la forza della corrente è aumentata. I gommoni sfioravano pericolosamente enormi massi nell'alveo del fiume. Ad un certo punto siamo stati sbattuti contro uno di questi massi ed in tre siamo caduti in acqua. Io ed un'altra mia compagna siamo stati soccorsi e portati sulla terraferma, mentre di Denise si é persa ogni traccia».

Contemporaneamente proseguono anche le attività del ministero dell'Istruzione che ha attende dall'Ufficio scolastico regionale i risultati delle verifiche disposte per accertare che siano state effettivamente adottate tutte le misure di sicurezza previste in questi casi.


Ultimo aggiornamento: Giovedì 1 Giugno 2023, 22:16
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