I consumi degli italiani: dal deumidificatore al padel, ecco il nuovo paniere dei prezzi

L’Istat aggiorna la lista dei prodotti più rappresentativi della spesa delle famiglie

I consumi degli italiani: dal deumidificatore al padel, ecco il nuovo paniere dei prezzi

di Lorena Loiacono

Le nuove passioni per gli italiani? Il deumidificatore, la piastra per capelli e le cene all’all you can eat, spariscono invece l’e-book e il tagliacapelli. Nel paniere degli italiani c’è proprio di tutto, tanto da spaziare tra la cura della persona e il cibo mangiato fino a sazietà. È questa la fotografia dell’Istat, aggiornata al 2024, sulle abitudini di spesa degli italiani. Nel carrello virtuale c’è chi arriva e chi invece va via. Segno dei tempi che cambiano.

MAXI PANIERE. Nel paniere del 2024 figurano 1.915 prodotti elementari rispetto ai 1.885 nel 2023, raggruppati in 1045 prodotti, a loro volta raccolti in 425 aggregati.

NEW ENTRY. Gli italiani ad esempio sembrano non poter più fare a meno degli apparecchi che purificano l’aria, forse un’eredità lasciata dalle abitudini in pandemia, e dei deumidificatori. Aria sana e pulita in casa, dunque, mentre quando si esce, per magiare, ci si rivolge ai locali “all you can eat” diventati ormai un’abitudine irrinunciabile per molti.

CASA DOLCE CASA. Non solo abbuffate, nel paniere spiccano per la prima volta anche le attenzioni per l’ambiente domestico con la predilezione degli italiani per le lampadine smart, per lo scaldaletto elettrico e per il pavimento laminato.

TRUCCO E PARRUCCO. Gli uomini stanno abbandonando il tagliacapelli e il regolabarba, lasciando quindi da parte il fai da te probabilmente per ritagliarsi il tempo nelle barberie che negli ultimi anni hanno avuto un exploit. Mentre le donne al contrario acquistano sempre più spesso le piastre per capelli.

CURA DEL CORPO E DELLA MENTE. Guadagnano spazio i corsi di padel e tennis, calcio, calcetto e acquagym ma anche di fondazioni artistico culturale. Perdono quota invece gli e-book e i dispositivi tracking per le funzioni vitali.

RINCARI. Secondo le stime preliminari dell'Istat il Nic, vale a dire l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività, al lordo dei tabacchi è aumentato su base mensile dello 0,3%, mentre era 0,2% a dicembre, e dello 0,8% su base annuale mentre era +0,6% a dicembre. «Sono rincari - dice il presidente Codacons Carlo Rienzi - che vanno ad aggiungersi a due anni di pesante inflazione che hanno ridotto la capacità di acquisto dei cittadini e modificato fortemente i consumi delle famiglie». Federconsumatori e Assoutenti chiedono al Governo di «non abbassare la guardia» e di «attuare misure di contrasto».

riproduzione riservata ®


Ultimo aggiornamento: Venerdì 16 Febbraio 2024, 15:24