La curva torna a salire: ieri erano 76.260 i nuovi contagi da Covid e 153 le vittime.
Matteo Bassetti, direttore della Clinica Malattie Infettive del Policlinico San Martino di Genova, l'Italia ha abbassato la guardia e ora ne paga le conseguenze?
«L'aspetto importante è quel segno meno davanti al numero di terapie intensive. Per il resto: arriviamo a circa 100mila positivi? È un dato che abbiamo già registrato ma che non deve spaventarci».
Meglio continuare a tenere la mascherina?
«No, assistiamo ad una risalita importante dei casi anche se non abbiamo tolto alcuna misura restrittiva, mascherina compresa. Significa che le mascherine sono un fallimento contro omicron. È un errore fuorviante credere che ci proteggano da omicron, se fosse vero non saremmo arrivati a 100mila contagi al giorno».
Eppure l'Oms dice che l'Italia, come Germania, Francia e Regno Unito, ha allentato troppo bruscamente le restrizioni.
«Ma non è così. Cosa abbiamo allentato? Siamo stati i primi a chiedere l'uso della ffp2, a ridurre gli spettatori allo stadio e a mettere il green pass per i ristoranti. Sono a Bruxelles e vengo da Amsterdam: c'ero solo io con la mascherina, in aeroporto come sul treno. Abbiamo seguito una strategia che ha fallito».
Quale?
«Quella alla cinese: la filosofia dello zero covid che vuole il ministro Speranza. Credo stia funzionando molto meglio la strategia di Figliuolo: aver vaccinato il 90% della popolazione ci ha salvato».
Eppure i contagi salgono.
«Nel conto complessivo c'è oltre un 50% dei ricoveri per altre patologie di pazienti che, al momento dell'ingresso in ospedale, fanno il tampone ed esce risultato positivo.
Quanto alto?
«Circa 15, è molto contagioso: basti pensare che nella prima fase il Covid aveva R0 a 2, la variante delta aveva R0 a 7».
Se omicron è incontenibile, come ci si protegge?
«Non voglio minimizzare il fenomeno, ma dobbiamo abituarci a questo andamento alto-basso ci dobbiamo abituare. Se oggi siamo qui è perché il 90% è vaccinato. E comunque la forte contagiosità può essere anche un fatto positivo».
In che senso?
«Tanta gente si sta facendo gli anticorpi, il vaccino e l'immunizzazione naturale competono a raggiungere la difesa dalle forme gravi».
La campagna vaccinale però sta frenando.
«Sì, purtroppo con lo scoppio della guerra non si è più vaccinato nessuno. Va bene allora sottolineare questo rialzo dei dati, perché serve a ribadire che il virus c'è ancora, che non è tutto finito».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 1 Aprile 2022, 20:13
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