Coronavirus, mezzo Veneto chiuso, Zaia a Conte: «Per Venezia, Padova e Treviso misura irrazionale. Ecco perchè»

Coronavirus, mezzo Veneto chiuso, Zaia a Conte: «Per Venezia, Padova e Treviso misura irrazionale. Ecco perchè»

di Redazione Online
Il Veneto si oppone alla creazione delle tre zone di isolamento nella regione previste dal Dpcm del Governo (LEGGI). Nelle controdeduzioni inviate al Governo, il comitato tecnico scientifico di supporto all'Unità di crisi chiede «lo stralcio delle 3 province di Padova Treviso e Venezia dal decreto». A fronte di cluster circoscritti, «e che non interessano in maniera diffusa la popolazione generale, non si comprende - è scritto nelle controdeduzioni - il razionale di una misura che appare scientificamente sproporzionata all'andamento epidemiologico».

I contagiati in tutto il Veneto ieri sera erano 598 a fronte degli oltre 3500 della Lombardia.

ATTO UFFICIALE 

Il governatore Luca Zaia ha inviato stamani una nota urgente al premier Conte per chiedere lo stralcio  dal decreto sul Coronavirus che impone i divieti "sulla base - spiega - delle relazioni scientifiche"

ECCO IL TESTO UFFICIALE 

La Regione Veneto - scrive poi il Comitato giudica «sproporzionata» la misura del governo che prevede l'isolamento delle province di Padova, Treviso e Venezia. A fronte di «cluster circoscritti e che non interessano in maniera diffusa la popolazione generale, non si comprende - si legge nel documento - il razionale di una misura che appare scientificamente sproporzionata all'andamento epidemiologico».o si legge nelle controdeduzioni inviate al Governo sulla base del parere del comitato tecnico scientifico di supporto all'Unità di crisi. A fronte di «cluster circoscritti e che non interessano in maniera diffusa la popolazione generale, non si comprende - si legge nel documento - il razionale di una misura che appare scientificamente sproporzionata all'andamento epidemiologico».



IL TESTO DEL DECRETO DEL GOVERNO


ALTRE ISTANZE 
«Ora il decreto c'è. Le misure sono molto severe e sono giustificate. Lo studieremo bene in unità di crisi provinciale e organizzeremo bene e insieme il da farsi. La priorità su tutto è fermare il contagio e garantire la salute pubblica» così il presidente della Provincia di Rimini, Riziero Santi, commenta il Dpcm varato nella notte. Ma anche altri governatori hanno espresso perplessità: il Veneto appare capofila nella richiesta di modifiche al decreto.


 
Ultimo aggiornamento: Domenica 8 Marzo 2020, 10:06
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