Coronavirus, vende magliette per beneficenza in strada ma viene fermato e multato

Coronavirus, vende magliette per beneficenza in strada ma viene fermato e multato

di Enrico Chillè
Stava consegnando alcune magliette da vendere per beneficenza, quando è stato fermato dalla polizia e multato per aver apparentemente violato le norme sull'emergenza coronavirus. È accaduto ad un imprenditore di Foggia, tra i primi promotori di un'iniziativa per raccogliere fondi per il reparto di terapia intensiva degli Ospedali Riuniti.

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La denuncia arriva direttamente dall'imprenditore che ha ideato l'iniziativa, patrocinata anche dal Comune di Foggia: «Stavo consegnando nei punti vendita autorizzati le magliette per la raccolta fondi, quando una pattuglia della polizia mi ha fermato tra piazza Giordano e via Matteotti. Nonostante abbia mostrato agli agenti sia le maglie, sia i salvadanai per raccogliere le offerte dei cittadini, mi hanno comunque multato di 500 euro».

A quel punto, la Questura di Foggia ha deciso di chiarire quello che era un evidente equivoco: «Il verbale sarà annullato non appena il nome dell'imprenditore sarà inserito negli elenchi delle persone autorizzate a circolare». L'iniziativa 'Ri-uniti per Foggia' è nata dall'idea di alcuni cittadini: è possibile acquistare delle t-shirt in alcuni esercizi commerciali ancora aperti ed autorizzati, con una donazione minima di cinque euro. All'appello dei promotori hanno risposto tanti personaggi famosi in qualche modo legati alla città di Foggia: l'europarlamentare Mario Furore, Vladimir Luxuria, lo speaker del Foggia Calcio Guido Villani, Fausto Leali e Germana Schena.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 1 Aprile 2020, 18:27
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