Coronavirus, i ventilatori per gli ospedali pugliesi bloccati dalla Protezione Civile: ecco cosa è successo
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Come riporta La Gazzetta del Mezzogiorno, infatti, la legge consente a Domenico Arcuri, commissario straordinario nominato dal Governo per le forniture sanitarie, di requisire tutto il materiale importato dall'estero, tra cui alcuni ventilatori polmonari prodotti in Cina e donati da un imprenditore della provincia di Taranto per gli ospedali pugliesi. Il carico, da qualche giorno, è fermo a Ciampino, trattenuto dall'Agenzia delle Dogane: il commissario straordinario ha infatti dato ordine di far passare solo ciò che è destinato agli ospedali pubblici, mentre le forniture destinate a quelli privati possono essere trattenute e consegnate alla Protezione Civile.
I decreti emergenziali, d'altronde, lo consentono: al legittimo proprietario della merce sarà rimborsato il prezzo d'acquisto, ma poi è la Protezione Civile a stabilirne la destinazione, che potrebbe anche essere diversa da quella prevista inizialmente. Il timore, spiega ancora la Gazzetta del Mezzogiorno, è che quel materiale possa essere dirottato in altre regioni, specialmente negli ospedali del Nord. Senza dimenticare che parecchi carichi sono stati requisiti da altri paesi esteri, quasi tutti extraeuropei, in cui i voli provenienti dalla Cina hanno fatto scalo. In Puglia, tra l'altro, c'è uno scontro tra la Regione e la Protezione Civile sulla quantità di materiale fornito.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 1 Aprile 2020, 13:38
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