Coronavirus, la bufala sul vaccino: «Accordo tra Bill Gates e Conte per impiantare un microchip agli italiani»

«Accordo tra Bill Gates e Conte per impiantare un microchip agli italiani»: la bufala sul vaccino

di Enrico Chillè
La telefonata tra Bill Gates e Giuseppe Conte in merito al vaccino contro il coronavirus ha scatenato i complottisti e in rete si moltiplicano le bufale, anche piuttosto clamorose. Secondo molti, infatti, nelle intenzioni del fondatore di Microsoft ci sarebbe anche quella di impiantare un microchip sottocutaneo con la scusa del vaccino. Ma cosa c'è di vero? Praticamente nulla, a giudicare da quello che sappiamo in questo momento.

Leggi anche > Il virologo Silvestri: «Dal plasma convalescente buoni risultati. Covid19 in ritirata dall'Italia»



Bill Gates, che ha lasciato da anni la guida di Microsoft per dedicarsi ad attività filantropiche, è diventato in queste ultime settimane il bersaglio preferito dei complottisti del web. Il motivo è semplice: l'annuncio, giunto poche settimane fa, di voler finanziare i progetti più promettenti in tutto il mondo di vaccini contro il Sars-CoV-2. Tra questi, rientra anche quello su cui lavorano l'università di Oxford e la Advent-Irbm di Pomezia. Proprio per questo motivo, Bill Gates si è messo in contatto telefonico con Giuseppe Conte e al centro del colloquio ci sarebbe stata la promozione della cooperazione globale nella lotta al coronavirus, un impegno assunto proprio dall'Italia.

Non si tratta di una notizia tenuta nascosta da chissà quali poteri forti, anzi: l'oggetto della telefonata tra Bill Gates e Giuseppe Conte è stato anche diffuso ufficialmente da note stampa di Palazzo Chigi. Il fondatore di Microsoft ha riconosciuto «l’impegno assicurato dall’Italia, negli anni, al contrasto alle pandemie e al sostegno della ricerca scientifica finalizzata ai vaccini» premier ha ribadito l'impegno in vista del G20 del 2021, anche per assicurare un'adeguata tutela ai paesi in via di sviluppo che rischiano di essere colpiti dalla pandemia e non hanno i mezzi per affrontarla. Forse è proprio questo impegno sul fronte umanitario, nei confronti dei paesi più poveri, ad aver aizzato gli animi di una certa parte di esperti di cospirazioni sul web. Ad ogni modo, Bill Gates e Giuseppe Conte si sono ripromessi di rimanere in contatto nelle prossime settimane e, quando la situazione migliorerà, il fondatore di Microsoft potrebbe anche essere ricevuto a Roma.

Veniamo ora alla storia del microchip: si tratta di una tecnologia già esistente e consiste nell'implementazione sottocutanea (in genere nello spazio tra pollice e indice) di piccoli chip RFID, simili a quelli delle carte di credito contactless. Questo tipo di tecnologia è stato ampiamente sviluppato in paesi nordici, come la Germania e la Svezia, serve ad aprire porte, pagare ai distributori automatici, accedere a vari tipi di servizi. Un dettaglio non trascurabile è che nessun paese ha pensato di imporre questa tecnologia ai suoi cittadini: il microchip sottocutaneo resta facoltativo, quindi parlare di obbligo imposto con lo scopo del controllo sociale è fuorviante e irrealistico.

Non c'è alcuna prova concreta della correlazione tra il vaccino sviluppato tra Oxford e Pomezia e i microchip sottocutanei. Le ricerche sul vaccino Chadox1, spiega Next Quotidiano, proseguono ed ora siamo alla fase della sperimentazione, che probabilmente è anche quella più delicata: non va provata solo l'efficacia, ma anche l'assenza di effetti collaterali. In questo preciso momento, per essere sicuri che il vaccino non produca effetti dannosi su grande scala, sono necessari studi tossicologici che si possono fare solo su adeguati modelli animali. Un dettaglio non da poco, se si considera che in passato, quando era stato sviluppato il vaccino contro la Mers, si era scoperto che alcuni anticorpi potevano addirittura peggiorare gli effetti della malattia. Proprio per questo, le agenzie regolatorie approveranno solo vaccini basati su tutti gli ambiti della ricerca.

Resta quindi da capire cosa c'entri il presunto complotto tramato da Bill Gates e Giuseppe Conte. Se gli attacchi al premier italiano sembrano avere una precisa connotazione politica, quelli contro Bill Gates potrebbero essere dovuti a molteplici motivi. Il problema, semmai, è che le varie accuse mosse al fondatore di Microsoft si basano su fatti decisamente fantasiosi, come ad esempio il suo presunto piano di riduzione della popolazione mondiale. E pensare che per attaccare Bill Gates basterebbe ricordargli la grande colpa (quella sì) di aver lanciato ben 11 versioni di quel browser demoniaco che era Internet Explorer...
Ultimo aggiornamento: Martedì 5 Maggio 2020, 15:35
© RIPRODUZIONE RISERVATA