Coronavirus, la solidarietà dai social alle strade con pasta e panieri: «Chi può metta, chi non può prenda»
di Silvia Natella
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Nel capoluogo partenopeo l'idea è nata dal tipico oggetto di vimini che viene calato dai balconi. Durante l'emergenza viene offerto alle tante persone in difficoltà: gli indigenti della prima ora e i lavoratori saltuari, ma anche quelli che chiudendo la loro attività - con i risparmi al limite alla terza settimana di quarantena - sono diventati i nuovi poveri. Nei giorni scorsi si è assistito, soprattutto al Sud, ad assalti ai supermercati e ai carrelli della spesa altrui, a tentativi di fuga alla cassa e proteste davanti alle banche.
Anche il Papa ha ricordato che le persone cominciano ad avere fame e mentre le autorità annunciano i buoni spesa, i social contribuiscono a rendere "virale" un messaggio di solidarietà. «Leggo di persone che non riescono a mettere il piatto a tavola. Leggo che ci sono genitori angosciati perchè non riescono più a garantire il pasto ai loro figli . Se leggi questo messaggio, e sei in difficoltà non sentirti in imbarazzo .. lasciami un messaggio in privato e farò il possibile per aiutarti. Un pacco di pasta, dello scatolame... insomma almeno un pasto te lo doniamo con tutto il cuore. Nessuno deve rimanere indietro», si legge su molte bacheche Facebook.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 30 Marzo 2020, 13:10
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