A contatto con cinesi con la febbre alta, psicosi del Coronavirus: panico al pronto soccorso di Ascoli
Prima di arrivare al pronto soccorso di Sant’Omero i due cinesi avrebbero provato a contattare il numero internazionale che gli era stato fornito per segnalare la loro situazione. Nessuno ha risposto e così si sono recati al pronto soccorso dell’ospedale abruzzese. Qui i medici hanno applicato la procedura prevista. Hanno segnalato il caso ed i due sono stati trasferiti al Mazzini di Teramo nel reparto di malattie infettive. In sostanza è scattato il protocollo Sars ma il pronto soccorso non è stato chiuso come si è vociferato. Si sarebbe trattato infatti di interruzione di pubblico servizio. C’è stata solo una differente distribuzione nei locali delle persone in attesa. Più tardi i due cinesi sono stati sottoposti a esami che hanno scongiurato il morbo. E a contatto con loro ci sono stati proprio i due abruzzesi che poi si sono recati al Mazzoni. Quando quest’ultimi sono arrivati e hanno spiegato il motivo per cui si erano recati ad Ascoli è scattato automaticamente l’allarme. Per fortuna, come si è poi dimostrato, si trattava di un falso allarme.
Ma il caso di venerdì sera potrebbe non restare isolato: si teme che qualora la pandemia dovesse verificarsi anche in Italia si scatenerebbe il panico. «La Regione Marche - informa il direttore sanitario, la dottoressa Diana Sansoni - ha inviato le nuove direttive per affrontare possibili emergenze e le procedure da adottare. L’importante è ribadire ai cittadini di lavarsi spesso le mani quando si viene a contatto con persone influenzate. Le raccomandazioni per ridurre l’esposizione e la trasmissione di una serie di malattie respiratorie comprendono il mantenimento dell’igiene delle mani (lavare spesso le mani con acqua e sapone o con soluzioni alcoliche) e delle vie respiratorie (starnutire o tossire in un fazzoletto o con il gomito flesso, gettare i fazzoletti utilizzati in un cestino chiuso immediatamente dopo l’uso e lavare le mani), pratiche alimentari sicure (evitare carne cruda o poco cotta, frutta o verdura non lavate e le bevande non imbottigliate) ed evitare il contatto ravvicinato, quando possibile, con chiunque mostri sintomi di malattie respiratorie come tosse e starnuti».
Intanto nell’eventualità di un’emergenza di polmoniti legate proprio al coronavirus il Servizio di igiene e sanità pubblica dell’Area vasta 5 ha preallertato, per la reperibilità notturne ed effettive, i suoi medici dalle 20 alle 8.
Ultimo aggiornamento: Domenica 2 Febbraio 2020, 20:15
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