Coronavirus, dalla spesa in ordine alfabetico alle panchine smontate: ecco tutte le decisioni prese dai comuni d'Italia

Coronavirus, dalla spesa in ordine alfabetico alle panchine smontate: ecco tutte le decisioni prese dai comuni d'Italia
La stretta per limitare i contagi da coronavirus si è fatta sempre più dura e ogni comune ha preso le sue decisoni in base al decreto governativo. Comuni e Regioni si sono attivati con rigide regole finalizzate a far rispettare le regole: dalle chiusure dei parchi, alle limitazioni di accesso nei supermercati.

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Ogni comune ha preso i suoi provvedimenti. Il Comune di Forlì, ad esempio, ha transennato le panchine per evitare che le persone si siedano sopra e creino assembramenti, mentre a Rocca San Casciano, il sindaco ha fatto letteralmente rimuovere tutte le panchine del paese. A Sannicola, in provincia di Lecce, il sindaco ha invece deciso di smontare le panchine per dissuadere i cittadini dal sedersi sopra, mentre a Pontecagnano Faiano, nel salernitano sulle sedute pubbliche sono stati messi dei cartelli di divieto con tanto di precisazioni ironiche: «Il divano di casa è più comodo».

Quasi tutti i comuni hanno ormai stabilito la chiusura di parchi, ville e piste ciclabili. A Cinquefrondi, piccolo Comune in provincia di Reggio Calabria, è stato imposto un comprifuoco che vieta di circolare n auto dalle 22 alle 5 del mattino e di fatto la Calabria è stata blindata della neo governatrice Jole Santelli per evitare contagi. Restrizioni anche per l'accesso ai supermercati: a Castenaso, nel bolognese, può fare la spesa un solo componente del nucleo famigliare, e non più di due volte la settimana, mentre ad Angri si potrà fare la spesa una sola volta a settimana in ordine alfabetico. 
Ultimo aggiornamento: Lunedì 23 Marzo 2020, 18:37
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