Corinaldo, la procura chiede l'archiviazione per due minori indagati per la strage della discoteca
Uno dei due è il ragazzo (17 anni all'epoca dei fatti) accusato di omicidio preterintenzionale e lesioni perchè sospettato di avere usato lo spray al peperoncino, mentre dell'altro minore finora non si era saputo nulla. I due non facevano parte della banda di ritenuta responsabile della strage.
La posizione del 17enne, residente a Senigallia e fermato in un'abitazione con altre due persone e un quantitativo di droga, si era già alleggerita dopo che erano emerse testimonianze che gli davano un alibi per la notte tra il 7 e 8 dicembre. E soprattutto dopo l'arresto, la scorsa estate della cosiddetta «banda dello spray», sei giovani tra i 19 e i 22 anni residenti nel Modenese arrestati la scorsa estate perché avrebbero innescato la calca alla Lanterna azzurra, in cui morirono sei persone e decine rimasero ferite, usando sostanza urticante per rubare catenine e monili nella confusione.
Un modus operandi impiegato dal gruppo in tante altre occasioni e in varie località. Arrestato con loro anche un 65enne che avrebbe acquistato i preziosi rubati. Nel filone principale dell'inchiesta della Procura di Ancona ci sono anche altre 17 persone, le cui responsabilità sono legate essenzialmente alle condizioni di sicurezza e ai controlli dell'immobile usato come discoteca, tra loro i proprietari dello stabile, i gestori della discoteca, un addetto alla sicurezza e altri ancora
Ultimo aggiornamento: Lunedì 25 Novembre 2019, 14:38
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