«Mattarella non è il mio presidente»: trasferito il carabiniere, è un 54enne. Lui si scusa: «Ecco perché l'ho detto» VIDEO

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«Cosa ha detto Mattarella?»: era in prima fila Franca Caffa fra i manifestanti Pro Palestina che sabato a Milano hanno tentato di sfilare in corteo e sono stati bloccati in via Padova. E proprio a uno dei carabinieri in tenuta antisommossa la novantaquattrenne ex consigliera comunale del Prc, fondatrice del comitato inquilini Molise-Calvairate-Ponti, ha posto la domanda, restando spiazzata dalla risposta, come si vede in un video pubblicato da alcuni media. «Con tutto il rispetto signora, non è il mio presidente» la risposta del militare che si ricava dai video della giornata. «Di che Paese è?» domanda allora Caffa, al che il carabiniere replica: «Non l'ho votato, non l'ho scelto io, non lo riconosco».

Le scuse del carabiniere

Nel pomeriggio le scuse: «Il presidente della Repubblica è il mio simbolo. Mi sono ritrovato a dire una frase stupida e non pensata veramente, sono mortificato.

Chiedo scusa, la mia priorità era togliere una signora anziana da problemi causati da eventuali cariche», le parole di G.M., 54 anni. «Dovevamo caricare, avevo pensato di immedesimarmi in quella signora anziana di fronte a me per poi portarla dietro al cordone delle forze dell'ordine e metterla in protezione, visto che la situazione in piazza si stava scaldando», ha spiegato.

Trasferito dal comando generale

Il comando generale dell'Arma disporrà l'immediato trasferimento del carabiniere che sabato scorso durante il sit in pro Palestina, rispondendo ad una manifestante, aveva detto di non riconoscere il presidente Mattarella. L'Arma, che ha informato anche l'autorità giudiziaria ordinaria e quella militare dell'episodio - emerso in un video - disporrà il trasferimento immediato del militare ad un incarico non operativo. Saranno inoltre tempestivamente adottati - a quanto fa sapere l'Arma - tutti i provvedimenti necessari anche di natura disciplinare.


Ultimo aggiornamento: Lunedì 29 Gennaio 2024, 20:04
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