Recanati, l’ultimo tiro del campione di basket: è papà a 18 mesi dalla sua scomparsa

di Elena Gianturco

La “Vittoria” più bella per il campione di basket Attilio Pierini ha questo nome ed è arrivata due anni dopo la sua morte. Un piccolo miracolo per il cestista capitano della Recanati Basket che ha perso la vita in un incidente stradale nel giugno del 2020. Grazie alla fecondazione assistita, portata avanti nonostante la prematura scomparsa di Attilio, sua moglie Francesca Polli, 18 mesi dopo la tragedia, ha dato alla luce martedì scorso la loro primogenita Vittoria all’ospedale di Civitanova Marche.

Un nome, un destino e una storia di un amore che non conosce limiti. «I nostri pensieri erano quelli di mettere al mondo una nuova vita, invece la vita ci è stata tolta – ha scritto la neo mamma su Facebook - Tu hai voluto rimanessi qui cosciente e in salute. Alle 8,37 è nata nostra figlia, la nostra più grande Vittoria. Il tuo esistere continuerà attraverso i suoi occhi. Non le leggerò i soliti libri di fiabe. Le racconterò la storia di suo padre, del grande uomo che era e dell’amore che ci ha uniti per sempre».

Tra il 2019 e il 2020 la coppia aveva deciso di avere un figlio ricorrendo alla procreazione medicalmente assistita.

Poi, il tragico incidente: l’auto su cui la coppia viaggiava si scontrò con un camion. Attilio “Attila” Pierini, allora 38enne, morì sul colpo, mentre Francesca lottò a lungo in gravissime condizioni all’ospedale di Teramo per poi riprendersi. Da allora ha cullato il sogno di portare a termine la gravidanza con la procreazione assistita grazie al seme congelato del marito. Un atto d’amore nei confronti di Attilio da cui è nata ieri la piccola Vittoria Pierini: venuta alla luce il giorno 8, proprio come il numero di “canotta” che papà Attilio sfoggiava sui campi di basket. Quella maglia, che ora la neo-mamma indossa con orgoglio anche in ospedale.