Barletta, il palazzo della ex sede della Banca d'Italia intitolato a Vincenzo Desario

Barletta, il palazzo della ex sede della Banca d'Italia intitolato a Vincenzo Desario

Barletta non dimentica i suoi figli che le hanno dato lustro e vanto. Domenica 11 giugno, con inizio alle ore 11.30, si terrà la cerimonia di intitolazione della ex sede della Banca d’Italia al compianto concittadino Vincenzo Desario, che dopo una lunga carriera al servizio di Palazzo Koch dal 1994 al 2006 ha ricoperto il prestigioso incarico di Direttore Generale della Banca d’Italia. 

Il dottor Desario è scomparso all’età di 87 anni il 29 novembre 2020.

Alla cerimonia, oltre alla presenza del Sindaco Cosimo Cannito e dell’Assessore alla Cultura Oronzo Cilli, è prevista la partecipazione dei familiari, del dottor Giuseppe Siani, Capo Dipartimento della Vigilanza della Banca d’Italia, del Direttore della sede di Bari Sergio Magarelli e  della Direttrice centrale dell 'ABI Francesca Palisi.

In molti ricordano la figura di Vincenzo Desario come uomo di onestà intellettuale specchiata e rigorosa. Fedele servitore delle Istituzioni, Vincenzo Desario ha saputo svolgere con alta professionalità anche il delicato ruolo di Sostituto Governatore della Banca d’Italia nel 2005 a seguito delle dimissioni dell’allora Governatore Antonio Fazio. Ebbe anche un ruolo da rigoroso protagonista nel passaggio dalla Lira all’Euro.

Nel corso degli anni non è mai venuto a mancare il suo profondo legame con la città di Barletta che gli ha dato i natali.

“Riconoscere la levatura umana e professionale di Vincenzo Desario – hanno dichiarato il Sindaco Cannito e l’Assessore Cilli -non è soltanto un dovere istituzionale.

Rappresenta soprattutto, la spontanea riconoscenza che l'Amministrazione comunale, a nome di tutti i concittadini, rivolge alla sua memoria e ai suoi familiari per l'enorme lavoro svolto in decenni di attività. Lavoro compiuto in modo trasparente, onesto e lungimirante. Poco incline alle cerimonie e alle frequentazioni della politica. Vincenzo Desario,  soprattutto durante i suoi anni alla Vigilanza di Bankitalia, ha scoperto e denunciato i maggiori scandali bancari della seconda metà del secolo scorso da Michele Sindona al crac del Banco Ambrosiano. Vicende rimaste ormai negli archivi dei giornali, negli atti parlamentari o nei libri di storia ma che allora scossero il Paese.

Un grande esempio per tutti e che il nostro gesto intende consegnare alle future generazioni affinché lo interpretino come un insegnamento di costante attualità e lo traducano in etica con la quale valorizzare quotidianamente il proprio responsabile operato”.


Ultimo aggiornamento: Lunedì 5 Giugno 2023, 22:16
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