Il veicolo ora dialoga con l'autostrada anche senza segnale satellitare: test per la guida autonoma pure in galleria

A luglio sulla A8 e sulla A26 si effettuerà anche la prima sperimentazione della guida autonoma su un tratto aperto al traffico. Aspi: "Vicini alla rivoluzione per i servizi della mobilità"

Il veicolo ora dialoga con l'autostrada anche senza segnale satellitare: test per la guida autonoma pure in galleria

di Mario Fabbroni

Un viaggio senza interruzioni, anzi con il massimo dell'assistenza per chi sta al volante. I test appena effettuati da Autostrade per l’Italia su un tratto chiuso per lavori (nella Galleria “Le Croci", posizionata fra Calenzano e Barberino) hanno dato il via alla prima sperimentazione di un sistema che consentirà al veicolo in transito sulla Rete autostradale di comunicare con l’infrastruttura mantenendo lo stesso livello di guida autonoma, anche in assenza del segnale satellitare.
A luglio i test proseguiranno sulla A8 e sulla A26, con la prima sperimentazione della guida autonoma su un tratto aperto al traffico. 
I progetti "Intelligent Roads" rientrano nel Programma “Mercury”, in cui tutte le società di Aspi sono impegnate nella costruzione e realizzazione del piano dedicato all’innovazione. L’obiettivo è quello di garantire infrastrutture più sicure e partecipare da protagonisti alla rivoluzione che decarbonizzazione, digitalizzazione e nuovi servizi di trasporto stanno apportando a tutti i sistemi di mobilità.

Ecco come funziona la guida assistita autonoma in autostrada


Movyon, centro per la ricerca e l’innovazione del Gruppo Aspi e leader nello sviluppo e nell’integrazione di soluzioni di Intelligent Transport Systems, è in prima linea nell’implementazione di tecnologie che permettono all’infrastruttura di supportare la guida autonoma. Ma di cosa si tratta?

Insieme al Politecnico di Milano, Movyon ha ideato e testato una tecnologia che, basandosi sulla comunicazione wireless tra il veicolo e le antenne RSU (Roadside Unit) già distribuite lungo la rete, permette all’auto di ricevere informazioni utili al posizionamento di precisione e di mantenere il livello di automazione costante lungo il percorso. Durante i test è stata verificata la potenziale capacità dell’auto, opportunamente allestita e supportata dell’infrastruttura, di procedere senza l’intervento del guidatore, potendo così mantenere la guida autonoma anche in galleria, o comunque in assenza di segnale satellitare.

In questo modo le auto possono comunicare tra loro (V2V o Vehicle to Vehicle) e con la sede autostradale (V2I o Vehicle to Infrastructure) per incrementare la sicurezza e la fluidità del traffico.

Nel prossimo futuro lo sviluppo delle infrastrutture sarà fondamentale per rendere la guida autonoma ancora più performante, efficiente, sicura e confortevole. I veicoli potranno comunicare con l’infrastruttura grazie all’innovazione tecnologica che Movyon sta portando sulla rete autostradale e che un domani potrebbe essere estesa anche nei centri urbani. La digitalizzazione della rete stradale consentirà di superare la fase in cui il veicolo raccoglie in autonomia i dati solo grazie ai suoi sensori e consentirà quindi al mezzo di ricevere più informazioni, anche in presenza di condizioni di scarsa visibilità o di ostacoli.

“Il settore del trasporto su gomma – afferma l’Amministratore delegato di Autostrade per l’Italia Roberto Tomasi – sta attraversando una fase di trasformazione e innovazione caratterizzata da numerosi trend in evoluzione: l’elettrificazione dei veicoli, i nuovi servizi digitali di mobilità, la connettività e la guida autonoma”. 
“Con la nostra innovazione vogliamo dare un ruolo attivo all’operatore stradale per favorire quella che sarà una grande rivoluzione della mobilità - dichiara Lorenzo Rossi, Amministratore Delegato di Movyon -. È infatti l’infrastruttura che, dotata di sensori e sistemi di monitoraggio per la gestione del traffico e della sicurezza, ha una visione completa e sempre aggiornata della rete stradale e può integrare o ridondare le capacità tecnologiche che i veicoli stanno acquisendo, aumentandone i livelli di affidabilità e favorendone la diffusione”.
 


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 21 Giugno 2023, 22:21
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