Agente penitenziario uccide la famiglia, parla il fidanzato della figlia: «Nulla faceva pensare ad un avvenimento del genere»

Agente penitenziario uccide la famiglia, parla il fidanzato della figlia: «Nulla faceva pensare ad un avvenimento del genere»
Ciro Curcelli, assistente capo della polizia penitenziaria, la notte dell'11 ottobre scorso ha ucciso la moglie Teresa e le figlie Valentina e Miriana, rispettivamente di 18 e 12 anni, si è poi suicidato sparandosi un colpo alla gola. La strage di Orta Nova, paese in provincia di Foggia, ha visto come unico superstite il figlio Antonio che si trovava in quei giorni a Ravenna.

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«Non c'era niente che faceva presagire questi problemi, era una famiglia normale», racconta ai microfoni di Storie Italiane il fidanzato di Valentina. Il ragazzo, visibilmente provato, si lascia andare ai ricordi: «Valentina era sempre felice quando arrivava a scuola ma anche quando stava a casa, era una bravissima persona. Sempre felice, si metteva a cantare e a ballare».

«L'ho vista giovedì, dovevamo rivederci sabato», aggiunge per poi soffermarsi ancora su quanto accaduto: «Non so se c'erano problemi a casa, ma non si può arrivare fino a questo punto.»

La trasmissione condotta da Eleonora Daniele si è occupata del caso nel corso della puntata in onda oggi, 14 ottobre 2019. Del folle gesto dell’uomo non si conoscono le motivazioni, i carabinieri continuano ad indagare sull’assassino suicida. Le indagini si stanno concentrando sulla vita professionale dell'assistente capo della polizia penitenziaria, i militari vogliono verificare se Ciro Curcelli abbia vissuto, nell'ultimo periodo, forme di disagio o stress lavorativo.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 14 Ottobre 2019, 15:20
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