«Sono preoccupato per quello che potrà succedere a gennaio o febbraio quando si vedranno le conseguenze degli atteggiamenti avuti durante il periodo di Natale. Vedo un Paese superficiale perché si dimentica che ogni giorno abbiamo centinaia di morti. Questo non viene considerato con il dovuto rispetto e la dovuta attenzione». Dal Covid «non ne usciremo prima di 2-3 anni, la responsabilità di ognuno è fondamentale». Lo ha detto Gino Strada, fondatore di Emergency a «In mezz'ora in più» di Lucia Annunziata su Rai 3.
«Penso sia pericolosa non tanto la corsa al vaccino ma la competizione sul mercato, sappiamo quanto possa determinare le scelte e i comportamenti sanitari è un tema non affrontato con la dovuta attenzione». Lo ha detto Strada rispondendo ad un'altra domanda. Il fondatore di Emergency ha detto «Certamente io mi vaccinerò».
«Non credo che» la situazione «si risolverà nei primi mesi delle vaccinazioni: ci sarà un momento di euforia ma poi... Le vaccinazioni limitano il numero dei morti ma non la trasmissione della malattia», ha proseguito Strada. «Mi spiace vedere che ogni tanto ci sono anche persone note che dicono che le mascherine non servono e che possono essere dannose: queste follie sono socialmente pericolose», ha concluso Strada.
Ho accettato di andare in Calabria perchè mi è stato chiesto dal Governo e dalla Protezione civile, abbiamo messo in piedi un secondo reparto Covid nell'ospedale di Crotone; ho parlato con il commissario Longo, persona piena di voglia di fare, e siamo in attesa di capire se possiamo fare qualcosa in più, ne riparleremo nelle prossime settimane», ha detto Gino Strada sul caso Calabria.
Sicuramente ha inciso l'età media alta degli italiani sul numero enorme di decessi da Covid «ma questo non spiega il perchè in Italia ci sono stati più morti che altrove.
Ultimo aggiornamento: Domenica 13 Dicembre 2020, 15:58
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