Lubiana per “beer lovers”: tra birrifici e pub a caccia di “bionde”

Lubiana per “beer lovers”: tra birrifici e pub a caccia di “bionde”

di Sabrina Quartieri
Amate le “bionde” oneste e poco complicate? Allora, la meta che fa per voi è Lubiana, la capitale della Slovenia, dove i birrifici artigianali e i pub sono protagonisti. Il Paese dei Balcani, infatti, è tra i maggiori produttori di luppolo al mondo. Così, la sua città principale attira sempre più appassionati di birra, grazie anche a divertenti tour di “beer tasting” in cui le “bionde” sono di qualità, ma a basso costo. Per chi vuole partire da un assaggio, comodamente seduto nella lobby dell’hotel, c’è il “Four Points by Sheraton Ljubljana Mons” che, con il programma “Four Points Best Brews”, porta al suo interno le migliori birre artigianali locali. «Siamo aperti a tutti e le persone ci apprezzano, perché la “bionda” slovena è onesta (nel prezzo) e ti fa stare bene, caratteristiche che rappresentano anche il concept della nostra struttura, dove il business si sposa con il piacere», spiega il giovane Direttore Aleksander Valentin, che aggiunge: «Qui da noi è stata venduta la prima birra non filtrata “Union” alla spina».
 
 

 
La lezione numero uno sulla “bionda” locale è proprio alla “Union Brewery”, per un’immersione nella storia della fabbrica di birra artigianale più importante della Slovenia, costruita nel lontano 1867. La visita, al seguito di una simpatica guida, apre le porte di un affascinante museo gioiello, che ospita la replica di un bar degli anni ’30, ma anche antichi imbottigliatori, un barile da diecimila litri e un’interessante esposizione di etichette e bottiglie. Il tour guidato prosegue negli stabilimenti per qualche nozione sulla produzione. Poi, per chi vuole, dopo aver partecipato a una imperdibile degustazione, c’è la possibilità di proseguire la serata nel locale al piano terra. E magari ordinare una “Union” non filtrata, considerata la migliore birra slovena.
 
In giro per la città, si incontrano altri quattro birrifici: il “Tektonik”, il “Lo-Blah-Nah”, il “Kratochwill” e lo “Human Fish”, e non mancano negozi specializzati. Come il “Pivoljub”, per acquistare delle ottime bottiglie, slovene e straniere, dalle chiare alle scure non filtrate, per oltre 300 etichette. O anche il “Beer Shop Pr 'Primožu”, vicino al centro. A Lubiana, per una buona pinta di gruppo, c’è il tour, a colpi di degustazioni, di “Ljubljananjam”. Ancora: per assaggiare ben sette birre artigianali locali provenienti da altrettante regioni differenti, si partecipa al “Beer Tasting” di Ljubljana.com. Per un percorso guidato tra assaggi e piccole nozioni sul processo di produzione, ci si iscrive invece alla “Ljubljana Beer Experience”. Se si cerca il classico pub in stile inglese, c’è il “Cutty Sarc”, un localino dove le pinte e la musica non mancano mai.

Per un’immersione autentica nella movida slovena (universitaria), si raggiunge il “Pod Skalco”, con i dischi che suonano fino al mattino e il karaoke collettivo della gente che si diverte con il boccale in mano. Il posto adatto a delle ragazze raffinate è l’“As aperitivo”, un’alternativa tranquilla per bere birra in un ambiente chic, tra vetrate e luci intorno a un grande albero. Ancora: chi punta a un mood hipster, il luogo da raggiungere è Trubarjeva Cesta, ma anche il “Food market”, aperto da marzo a ottobre, con cibo di ogni parte del mondo e postazioni per spillare. Il romanticismo si respira nei due ristoranti del castello, “Gostilna Na Gradu” e “Strelec”, dove le “bionde” slovene vengono esaltate nel gusto dalle delizie culinarie. L’appuntamento annuale con la birra artigianale, infine, è il “Beer and burger fest” di settembre, dove lo street food a base di manzo, formaggio e panini diventa gourmet, con le pinte coprotagoniste della kermesse.
 
A Lubiana la birra ha, da sempre, un posto speciale, perché la Slovenia è il quarto produttore di luppolo al mondo. Le prime fonti scritte su questa antica tradizione, risalgono al XII secolo, ma l’espansione dei birrifici artigianali inizia solo nell’Ottocento. Un periodo florido, in cui apre anche l’importante fabbrica di Mengeš, da cui sono uscite le tre bottiglie di birra più antiche del Paese, visibili nel Museo civico della città. È solo dopo la Seconda Guerra mondiale che il primato della produzione viene assunto dalle grandi fabbriche “Union”, “Laško” e “Talis”, ma negli ultimi anni, il boom dei microbirrifici, oggi più di cento, è inarrestabile. Per la gioia dei “beer lovers”, e non solo sloveni.
 
 
 



 
Ultimo aggiornamento: Giovedì 1 Novembre 2018, 13:39
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