Strage dei volontari, Biden furioso
Gantz contro Netanyahu: «Elezioni a settembre»

Il presidente Usa: «Indagine rapida e pubblica». Hamas: via i soldati o niente intesa

Strage dei volontari, Biden furioso Gantz contro Netanyahu: «Elezioni a settembre»

di Giammarco Oberto

Netanyahu è sempre più sotto assedio, e non solo dalle migliaia di manifestanti che da quattro giorni assediano la Knesset, a Gerusalemme, chiedendone le dimissioni. Ora lo scarica anche un componente di spicco del gabinetto di guerra israeliano, quel Benny Gantz che è anche il leader centrista e da settimane in testa ad ogni sondaggio politico. Ieri sera a sorpresa ha indetto una conferenza stampa e di fatto ha infranto l’unità dentro al gabinetto di guerra guidato dal premier Netanyahu: «Dovremmo concordare una data delle elezioni generali per settembre prossimo». Che sarebbero una svolta epocale per Israele. «Credo che la proposta che sto avanzando qui di andare ad una data elettorale concordata - ha spiegato Gantz - permetta che i combattimenti e gli sforzi nazionali continuino. Le elezioni permetteranno ai cittadini di Israele di sapere che presto si rinnoverà la fiducia tra noi e questo eviterà una spaccatura nella nazione». A stretto giro è arrivata la replica piccata del Likud, il partito di Netanyahu: «Gantz deve smetterla di occuparsi di piccola politica, il governo andrà avanti fino a che non raggiungerà tutti gli obiettivi della guerra».

Un cambio di rotta del governo israeliano non è più un tabù neppure per il principale alleato, gli Stati Uniti, sempre più critici contro la condotta particolarmente sanguinaria delle operazioni nella Striscia, dove i morti sono ormai quasi 33mila.

Il presidente Usa Joe Biden è furioso per la strage degli operatori umanitari, uccisi dai missili israeliani mentre distribuivano cibo nel centro della Striscia. Una strage che lo stesso Netanyahu ha definito «cose che in guerra succedono». «Sono indignato e addolorato per la morte di sette operatori umanitari della World Central Kitchen, tra cui un americano - ha detto Biden - chiediamo un’indagine rapida che deve garantire la responsabilità. E i suoi risultati devono essere resi pubblici».

E di fronte al crescente isolamento di Netanyahu, Hamas rialza la posta: nessuna intesa se Israele non si ritira da Gaza. Ribadisce le condizioni il leader di Hamas Ismail Haniyeh: «Cessate il fuoco permanente, il ritiro completo del nemico, il ritorno di tutti gli sfollati alle loro case».

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Ultimo aggiornamento: Giovedì 4 Aprile 2024, 06:00
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