Rogo del Corano davanti alla moschea autorizzato dalla polizia: proteste e un arresto

La manifestazione prevista davanti alla moschea della capitale in occasione della festa islamica di Eid al Adha. Il sì dopo un parere favorevole della Corte d’Appell

Rogo del Corano davanti alla moschea autorizzato dalla polizia: proteste e un arresto

Una persona è stata arrestata durante il primo rogo del Corano avvenuto oggi fuori dalla moschea di Stoccolma, dopo l'autorizzazione della polizia a seguito del pronunciamento di un tribunale.

Verso l'ora di pranzo - riferisce Aftonbladet - la gente ha iniziato a radunarsi presso il luogo della manifestazione programmata, dove il 37enne iracheno Salwan Momika ha ricevuto il permesso di bruciare il Corano.

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Arrestato un uomo che stava per lanciare delle pietre

Poco dopo, la polizia ha arrestato un uomo che stava per lanciare delle pietre, ha riferito la portavoce della polizia. Durante la prima ora del raduno erano presenti circa 200 persone e molte hanno protestato. Una di loro - riferisce sempre Aftonbtadet - ha gridato: "Il Corano non è nelle vostre mani, è nei nostri cuori, lo sappiamo a memoria".

La richiesta è stata fatta da un uomo di 30 anni

La protesta avverrà di fronte alla Moschea di Medborgarplatsen, nel quartiere centrale di Sodermalm a Stoccolma. Questa volta non è l'estremista Rasmus Paludan a presentare la richiesta ma un uomo di 30 anni finora senza nome. La richiesta specifica l'intenzione di svolgere una "manifestazione sul Corano", anche se non è chiaro se l'organizzatore intenda bruciare una copia del libro sacro per i musulmani. "Siamo pronti a diversi potenziali scenari e abbiamo adottato le misure che riteniamo necessarie", ha dichiarato Helena Boström Thomas, portavoce della polizia, intervistata dalla televisione svedese, SVT.

In questo periodo  in diverse parti della Svezia, è vietato fare falò o bruciare oggetti all'aperto


All'inizio dell'anno, le manifestazioni dell'estremista Rasmus Paludan hanno portato a uno stallo nei negoziati di adesione della Svezia alla Nato e hanno scatenato proteste nel mondo arabo, aumentando la minaccia terroristica contro la Svezia.
Citando motivi di sicurezza, la polizia svedese ha negato il permesso per manifestazioni simili in diverse occasioni ma ora ha deciso di concedere nuovamente l'autorizzazione a seguito di una decisione della corte che difende il diritto costituzionale alla libertà di protesta.

In questo periodo, a Stoccolma e in diverse parti della Svezia, è vietato fare falò o bruciare oggetti all'aperto a causa dell'elevato rischio di incendi ma in questo caso sarà consentito: "Il diritto costituzionale ha la precedenza sui divieti temporanei di incendio; la polizia interviene solo se c'è un pericolo", ha aggiunto la portavoce della polizia, Boström Thomas.

La dura condanna della Turchia

"Condanno l'atto spregevole commesso in Svezia contro il Corano, il nostro libro sacro, durante il primo giorno dell'Eid-al-Adha", la festa del sacrificio celebrata dai musulmani in tutto il mondo. Lo ha affermato il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan su Twitter in riferimento al permesso delle autorità svedesi a una manifestazione davanti a una moschea di Stoccolma dove un uomo ha distrutto una copia del Corano per poi sventolare una bandiera svedese. "È inaccettabile permettere queste azioni dietro il pretesto della libertà di espressione, tollerare un atto atroce di questo tipo significa esserne complici", ha aggiunto Fidan.


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 28 Giugno 2023, 18:08
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