Violentava ragazzine, a processo il presunto pedofilo 29enne che terrorizzava Zurigo

Violentava ragazzine, a processo il presunto pedofilo 29enne che terrorizzava Zurigo
Inizia oggi in Svizzera, al Tribunale distrettuale di Zurigo il processo a carico di un giovane di 29 anni: la Procura chiede che venga condannato a 12 anni di carcere con annessa terapia ambulatoriale. Il 29enne è accusato di aver abusato di diverse ragazzine nella città sulla Limmat. 

L'ultima aggressione risale all'11 marzo del 2016, quando il sospettato seguì fino alla sua abitazione una 13enne scesa da un bus, la trascinò nello scantinato e commise degli abusi. In seguito a quella vicenda, la polizia cittadina intensificò i controlli e a distanza di qualche giorno riuscì a fermare l'allora 27enne. e dichiarazioni fatte dalla ragazzina fecero subito pensare che l'uomo fermato fosse responsabile anche di altre aggressioni a sfondo sessuale.

Il 18 novembre 2015 una bimba di 8 anni era stata seguita mentre si recava nel bagno annesso al ristorante del parco della «Bäckeranlage», nel quartiere zurighese «Kreis 4», dove aveva subito abusi. Il suo assalitore la lasciò andare solo quando la madre entrò nel bagno per controllare la situazione, visto che la piccola ci metteva insolitamente tanto. L'aggressore riuscì a fuggire in bicicletta e la polizia diffuse un identikit.

Le indagini hanno fatto emergere tutta una serie di altri crimini. L'atto d'accusa è lungo 30 pagine e i reati più gravi riguardano ulteriori abusi o tentati abusi di ragazzine. In un caso, seguì una 13enne in un atrio d'entrata e le chiese dove fosse la cantina. Mentre lei glielo mostrava, la spinse giù per le scale e la violentò. Più fortuna ebbe una scolara di 10 anni, che si rifiutò di mostrare lo scantinato allo sconosciuto, si liberò dalla presa e si rifugiò a casa del padrino. Un ulteriore fatto riguarda una conoscente 15enne stordita con una sostanza per fare del sesso con lei, dopo che si era rifiutata più volte.

Ad un'altra ragazzina ancora mostrò dei filmati pornografici registrati da lui stesso.
Inoltre, sul suo computer sono state trovate grandi quantità di materiale pedopornografico, raffigurazioni di violenza e atti sessuali con animali. Il metalcostruttore, giardiniere e corriere è anche accusato di numerosi furti e di commercio di droga, che consumava regolarmente. L'uomo era attratto pure dalle armi: si era procurato illegalmente un fucile d'assalto con cui si è messo in posa per delle foto. 

Ultimo aggiornamento: Lunedì 26 Marzo 2018, 13:25
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