Il marito di una Pussy Riot ricoverato a Mosca: «Forse avvelenato». Ha perso la vista e la parola

Il marito di una Pussy Riot ricoverato a Mosca: «Forse avvelenato». Ha perso la vista e la parola

di Domenico Zurlo
Il marito di una delle Pussy Riot potrebbe essere stato avvelenato ed è ora ricoverato, in gravi condizioni, nel reparto Tossicologia di un ospedale di Mosca. Si chiama Piotr Verzilov, marito e attivista di una esponente del gruppo anti-Putin: a sostenere l'ipotesi dell'avvelenamento una delle ragazze della band, Veronika Nikulshina, citata dai media russi.

L'invasione di campo rivendicata dalle Pussy Riot: 
«Ecco perché lo abbiamo fatto»
 
 

Verzilov insieme a tre Pussy Riot irruppero in campo travestiti da poliziotti durante la finale dei Mondiali tra Francia e Croazia, lo scorso 15 luglio, per protestare contro le persecuzioni politiche in Russia: l'uomo, marito (non è chiaro però se siano ancora sposati) di Nadia Tolokonnikova, fu condannato a 15 giorni di carcere.
Secondo quanto afferma il sito Meduza, il ricovero sarebbe iniziato l’11 settembre: Verzilov, dopo aver assistito ad un’udienza di un processo amministrativo contro Veronika Nikulshina, con cui convive, era stato ricoverato per via delle sue condizioni in peggioramento dopo che si era sentito male a casa.
Nel giro di poche ore aveva infatti perso le capacità motorie, la vista e la parola.
Verzilov è anche il fondatore della testata online Zona.media: secondo Veronika Nikulshina, con cui convive, è stato ricoverato la sera dell'11 settembre all'ospedale Bakhrushini del distretto Sokolniki di Mosca. La donna fa sapere che all'arrivo dell'ambulanza Verzilov aveva assicurato di non aver fatto uso di stupefacenti. Alla madre, dicono i parenti e gli amici interpellati da Meduza, non è stato permesso né di vederlo né di avere informazioni sul suo stato di salute.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 13 Settembre 2018, 10:26
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