Lacrime tedesche: Angela Merkel commossa: «Misure più drastiche contro il Covid o perderemo i nostri nonni»

Lacrime tedesche: Angela Merkel commossa: «Misure più drastiche contro il Covid o perderemo i nostri nonni»

di Nico Riva

«590 morti in un giorno, un prezzo inaccettabile», dichiara Angela Merkel con la voce rotta dall’emozione. La Germania ieri ha stabilito il suo record di morti da inizio pandemia. Stando al centro epidemiologico Robert Koch Institut (Rki), il totale delle vittime tedesche sfiora le ventimila unità: 19.932, su un milione e 218mila contagi.


Numeri che spingono la Cancelliera ad immaginare un lockdown più duro dopo Natale, in linea con quanto richiedono la scienza e la coscienza. «È necessario abbassare ulteriormente i contatti sociali, raccomandano gli scienziati. Chiudere i negozi dopo le feste fino ad almeno il 10 gennaio, e ridurre al minimo le lezioni nelle scuole».

Ieri, Angela Merkel ha mostrato il suo lato più emotivo davanti al Bundestag, ma anche il polso di una leader, ammettendo l’impopolare necessità di una nuova stretta alle misure anti-contagio. Il “lockdown soft” introdotto il 2 novembre scorso non ha funzionato come previsto. Urge dunque fare un ulteriore sacrificio collettivo, rafforzare il patto sociale fra governo e cittadini, perché la guerra contro il Covid-19 non è finita. E per vincerla, serve unità. Troppi i decessi, troppe le persone in terapia intensiva, troppi i contagi: la Cancelliera non si è mostrata intenzionata ad accettare ancora a lungo questa tragica situazione, chiedendo a tutti di stringere ancora i denti, rispettare le regole e rinunciare laddove possibile alla socialità. Senza mezzi termini, la Merkel ha dichiarato: «Se avessimo troppi contatti prima di Natale, allora sarebbe l’ultimo Natale insieme ai nostri nonni.

Questo sarebbe il nostro fallimento». 


Eppure, fra i grandi Stati europei, la Germania è fra quelli meno devastati dalla pandemia. Sia l’Italia che i “cugini” francesi, inglesi e spagnoli piangono almeno il doppio delle vittime, e non possono contare sulla stabilità economica o sull’efficienza del sistema sanitario tedesche. Angela Merkel, tuttavia, ha centrato l’aspetto più importante della catastrofe che ha investito l’Europa e il mondo: tutti quei morti, non numeri ma persone, madri, padri, nonni, figli, che se ne vanno nel silenzio, senza un addio, non sono un prezzo accettabile.
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Ultimo aggiornamento: Giovedì 10 Dicembre 2020, 08:38
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